SPAGNA, TERRA DI SOLE E MATTANZA
                                 di Silvia Luzzini

     Febbraio, il mese in cui si organizzano le vacanze pasquali e si fanno i primi progetti per le ferie estive. Febbraio, il mese in cui, contemporaneamente ai piani di viaggio, si ripresenta l’annoso problema: dove mettiamo Mister Bau? Lo affidiamo ai soliti parenti, alla vicina o lo mettiamo in pensione? Proposta: e se quest’anno si facesse una vacanza alternativa partendo tutti insieme Mister Bau compreso? Potrebbe essere un’esperienza interessante e piacevole, a patto che ci si muova per tempo con l’organizzazione.
     Fortunatamente sempre più strutture turistiche stanno aprendo le porte anche ai quadrupedi di casa, gesto di grande civiltà che potrebbe contribuire a prevenire la piaga dell’abbandono. Sul mercato librario è possibile trovare un numero sempre maggiore di guide specialistiche con indirizzi, valutazioni e commenti delle persone che di tali strutture hanno usufruito. Vi è poi un sito molto interessante da questo punto di vista, www.dogwelcome.it, che offre varie sezioni dedicate ad hotel, residence, bed & breakfast, agriturismi, campeggi, ristoranti, bar e pub sia in Italia che all’estero, unitamente a consigli utili di vario genere per il viaggio ed il soggiorno e a sezioni specifiche contenenti le norme d’ingresso in paesi stranieri e le regole per il trasporto.
     Coraggio, non avete più scuse, quest’anno si va in vacanza con Mister Bau! Attenzione, però, se andrete in certe nazioni, evitate di separarvi dal vostro fidato amico se non dopo accurate indagini e sopralluoghi per non incappare in sgradevoli disavventure, come quella occorsa ad una coppia di nostri connazionali in Spagna, con tutte le terribili e paradossali conseguenze del caso. Cosa è successo? Una coppia di italiani va a Cadiz (Andalusia) con i loro tre cani. Dovendo partecipare ad una fiera espositiva ove era vietato l’ingresso agli animali, si vedono costretti a lasciare i loro quattrozampe in una "pensione" e, non conoscendo la città, si rivolgono al Comune per sapere dove trovare un servizio adeguato. Il funzionario del Comune di Cadiz li indirizza in un canile che si spaccia per "Associazione di protezione animale": il canile di Puerto Real. Olly, Vito e Maggie vengono lasciati in custodia. Dopo tre giorni, Simone e Anna tornano a riprendere i propri cani, ma la macabra sorpresa non tarda a rivelarsi: dei tre ne trovano solo una, Olly, conservata nel congelatore di quel lugubre posto. Olly non presenta alcun segno di aggressione da parte di un suo simile, quindi non è morta per mano canina. Gli altri due... spariti nel nulla. Notare però che Puerto Real è stranamente dotato di forno crematorio ed è trascorso da

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