diventare terapeutico soprattutto nelle "coppie parassitarie", ove vige uno stile comunicativo improntato all'evitamento delle tappe decisive (come il matrimonio o l’accettazione di mettere al mondo un bimbo) che segnano l'evolversi della relazione verso nuove responsabilità. Paradossalmente, pur vivendo nel “tutto assodato”, attraverso il parassitismo ognuno esercita la funzione di preservare l'altro dalla solitudine, dal vuoto e da sentimenti depressivi. La comunicazione affettiva rimane sempre in uno stato di sospensione, dove i riferimenti sono l'abitudine e il far finta di esserci, aventi la funzione di anestetizzare qualsiasi spinta verso il cambiamento esistenziale.
La coppia che vuole crescere è chiamata ad inoltrarsi nel mondo della scoperta attraverso i futuri figli, ma anche istituzionalizzando il proprio rapporto, che spesso viene dimenticato in nome dell’ipotetico “rodaggio” che potrebbe perdurare tutta la vita.
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