complesso edipico e di fantasie competitive con i fratelli, proiettate sul nuovo arrivato. Il figlio potrà essere vissuto come il ritorno di un usurpatore che era stato conosciuto nell’infanzia.
     Nell’uomo potrebbero emergere desideri aggressivi e problemi d’identità, sentendosi effeminato sotto l’azione di componenti passivo - femminili. Inoltre potranno emergere diversi sintomi psicosomatici, attività autoerotiche, infedeltà o rapporti omosessuali transitori. Il maschio, sentendosi abbandonato e non tollerando i sentimenti invidiosi verso la moglie e di gelosia verso il nascituro, potrà andare alla ricerca di relazioni extraconiugali. Nella gelosia l’uomo potrà sentirsi non amato, sotto l’azione di angosce arcaiche. Anche nell’uomo potrebbero emergere “fantasie genetiche”, ossia la paura di avere un figlio deforme. Tali fantasie sono il risultato di paure di rappresaglie: l’angoscia persecutoria del passato ritorna sotto mutate spoglie.
     Quando la paternità viene vissuta in modo conflittuale potrebbero comparire i seguenti comportamenti:
     - Lotte: incidenti, iperattività fisica.
     - Fughe: iperattività lavorativa, tentativi di suicidio, attività sessuale promiscua, agiti omosessuali.
     - Depressioni:astenia, disturbi ipocondriaci, aggressività verso la moglie, riduzione degli interessi.
     - Psicosi puerperali:si presentano con un esordio acuto, deliri, allucinazioni ed alterato stato di coscienza.
     I padri in attesa, tra il 10 e il 65%, vengono colpiti da sintomi psicosomatici quali: mal di testa, mal di schiena, mal di denti, disturbi gastrointestinali, nausea, vomito, ulcera, gastrite, perdita dell’appetito, aumento di peso, disturbi cardiovascolari. L’uomo potrà sentirsi svirilizzato, oppure, per negare la conflittualità, potrà buttarsi a capofitto nel lavoro: tale comportamento assumerebbe un significato equivalente della gravidanza femminile.
     Il padre, con questa nuova presenza quale fonte di una nuova crescita, se riesce ad entrare nello stato di  “preoccupazione primaria” acuisce un’attenta devozione verso l’unità madre-figlio. Questo stato di preoccupazione consente di superare le angosce, le incertezze e dubbi sulla propria identità.  L’uomo-padre, con l’arrivo di una fresca generazione, acquisterà una nuova valenza, identificandosi maggiormente con i propri genitori. Proprio in questo periodo vi sono molti uomini che tendono a rivolgersi maggiormente verso i loro padri per trovare un aiuto, rinnovando e “riparando” leconflittualità dei passati rapporti.

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