CACAO: IL CIBO DEGLI DEI
                                  di Cristina Mascheroni

     Questo mese vi vogliamo raccontare una storia meravigliosa, aromatica e fascinosa. Chiudete gli occhi e seguiteci volando sulle ali della fantasia, tornando indietro nel tempo che fu. Vogliamo raccontarvi della nascita di quello che viene chiamato “il cibo degli Dei”: il cioccolato.
     La pianta ha origini antichissime e si presume fosse presente più di 6.000 anni fa nel bacino del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco. I primi ad apprezzarne le virtù furono i Maya nel 1.000 a.C e fu grazie al terzo re Maya Hunahpu che si iniziò a coltivare il cacao nella penisola dello Yucatan, nel Chiapas e lungo la costa pacifica del Guatemala. Esiste una leggenda romantica, questa volta azteca, sull’origine della pianta del cacao: si racconta che una bella principessa fu lasciata sola dal suo sposo, partito per la guerra, con il compito di fare la guardia ad un grande tesoro. Quando arrivarono i nemici, essa si rifiutò di rivelare il luogo del nascondiglio e per questo fu uccisa; dal suo sangue versato sulla nuda terra nacque la pianta del cacao, i cui semi sono amari come la sofferenza ma allo stesso tempo forti ed eccitanti come le virtù della principessa.
     Torniamo ai Maya ed alle loro coltivazioni. Associato alla dea della fertilità Xochinquetzal, il cacao veniva consumato sotto forma di bevanda dai nobili durante le cerimonie importanti e, a volte, mescolato al loro stesso sangue, veniva offerto dai sacerdoti, durante complicate cerimonie religiose, alle divinità per blandirne la collera. Di questo alimento se ne decantavano le doti “ipnotiche”, quasi mistiche, dovute probabilmente all’effetto antifatica della teobromina contenuta nei semi di cacao. Oltre ad essere utilizzati per preparare la bevanda, i semi della pianta del cacao venivano utilizzati anche come moneta di scambio e come unità di misura, infatti nel tesoro dell’imperatore Motecuhzoma, meglio conosciuto per i suoi effetti “lassativi” con il nome storpiato Montezuma, ne furono ritrovati quasi un miliardo.
     Nel 1502 il cacao ebbe il suo primo incontro con la civiltà europea, nella persona di Cristoforo Colombo, il quale, durante il suo quarto ed ultimo viaggio verso le Americhe, ebbe l’occasione di assaggiare la bevanda, ma non ne apprezzo molto il sapore amarognolo, decidendo così di tornare nel vecchio Continente munito solo di qualche seme e null’altro. Nel 1519 invece, un altro conquistadores, Hernando de Soto, meglio conosciuto come Hernàn Cortèz, ebbe maggior successo con il cacao. Al suo sbarco nel Nuovo Mondo, l’imperatore Motecuhzoma, scambiandolo per il dio Quetzalcoàtl che proprio quel anno,

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