Romani a tramandarci la ricetta di questa ghiottoneria: nel 116 a.C circa, Marco Terenzio Marrone il Reatino cantava le lodi del gustoso “Cuppedo”… giova ricordare che “cupeto” è ancora oggi il nome che in molte zone meridionali viene dato al torrone! In ultimo, sempre analizzando l’etimologia del nome, torrone deriva dallo spagnolo “turròn” che significa “abbrustolire” (turrar = arrostire) oppure dal latino “torrere”, che significa “tostare”. Chiari i riferimenti ad un dolce fatto con un impasto di zucchero, miele, albume d’uovo e mandorle tostate…
     A questo punto vi starete chiedendo “ma con tutti questi dolci, come si fa a preservare la salute, soprattutto quella dei denti, e la bellezza?” Tranquilli, la bellezza è già in tutti voi, è la felicità che splende sui volti quando la notte di Natale si dividono amore, gioia e felicità con i propri cari, il tutto condito da una fragrante fetta di panettone e magari con l’aggiunta del calorico mascarpone, in barba alle restrizioni che la società moderna ci impone… Tanto, poi, abbiamo tempo a gennaio per i “buoni propositi” per il nuovo anno! Buon Natale a tutti!

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