RICOMINCIA LA SCUOLA… ATTENZIONE ALLA PEDICULOSI
di Dott. Maurizio Plati
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Riaprono le scuole e nelle classi assieme ai bambini tornano, sempre più numerosi, i pidocchi. Non si tratta di una vera e propria emergenza, ma gli esperti si sono accorti già da tempo che i casi di pediculosi nelle scuole sono in aumento. Dato che prevenire è meglio che curare ecco alcune informazioni che riteniamo utili per i genitori, da tener presente già all’inizio dell’anno scolastico. Ricordiamo che è importante comunque che i genitori o chi per essi attuino un comportamento “responsabile ed intelligente” nei confronti della comunità, senza lasciarsi prendere da inutili quanto sciocchi e soprattutto dannosi pregiudizi o sensi di colpa: retaggio di un pensiero antico che associava la pediculosi alla “miseria” e che, da molti anni, la moderna medicina ne ha oramai dimostrato l’infondatezza del collegamento.
Che cosa è la pediculosi? È l’infestazione dovuta ad un piccolissimo parassita: il pidocchio della testa. Com'è fatto un pidocchio? Il pidocchio è lungo circa 2-3
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millimetri ed ha un corpo appiattito di colore giallo-marrone. È dotato di sei arti alla cui estremità si trova un'unghia a forma di uncino, con la quale si fissa al capello, e si nutre due volte al giorno per tutto l'arco della sua vita, che può durare fino a venti giorni per il maschio e quaranta per la femmina. Quest’ultima depone circa 300 uova, chiamate lendini e che rimangono attaccate tenacemente al capello; per staccarle bisogna usare l’aceto diluito in acqua calda. Si trovano |
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specialmente all'altezza della nuca e sopra e dietro le orecchie. L'efficacia della presa del pidocchio sul capello è un fattore d’estrema importanza per la sua sopravvivenza, perché fuori dal suo habitat non avrebbe che poche ore di vita, poiché morirebbe per fame e freddo.
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