causato, non ha più la forza di frapporsi alla felicità della nuora.
     Una frase di Catherine esemplifica perfettamente il rapporto simbiotico tra i due protagonisti: “Il mio amore per Linton è come il fogliame nei boschi: il tempo lo cambierà, ne sono consapevole, come l'inverno cambia gli alberi. Il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce eterne che stanno sotto quegli alberi: una fonte di piacere ben poco visibile, ma necessaria. Nelly, io sono Heathcliff!” Ammalarsi per l'amore lontano ed arrivare a morirne? Sembra qualcosa di assurdo nel mondo razionale di oggi, dove ogni rapporto è troncato alle prime avvisaglie di problema. Forse sta proprio qui il fascino di questa storia, ripresa e riadattata decine di volte da registi e scrittori: il coraggio, o forse l'imprudenza, di vivere un sentimento fino in fondo, di lasciargli prendere il sopravvento su qualsiasi remora razionale. Amore e morte, il connubio che ha sempre accompagnato le grandi storie d'amore della letteratura mondiale, nelle pagine di Emily Bronte si sublima fino a diventare ossessione autodistruttiva; una vicenda forse troppo estrema, ma che non mancherà di far sognare le donne di tutte le età che vorranno accostarsi a questo magnifico libro.
                                                                               Silvia Ferrari

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Bergamo, Emily, Charlotte, Bronte, Cime Tempestose, Heathcliff, Hindley, Thurshcross Grange, Edgar Linton, Romanticismo, Ottocento