hanno reso necessario lo sgombero dei residenti, per esempio! Oltre ai ciò, è importante per noi cercare di mantenere un rapporto di dialogo con queste aziende, attraverso la stipula di un accordo di convenzione fra loro e il Comune, accordo che prevede la corretta conduzione delle attività aziendali ed il continuo monitoraggio delle norme di sicurezza e prevenzione, le quali, in caso di criticità, consentono di ridurre ai minimi termini l’impatto sulla popolazione, senza tralasciare gli indubbi vantaggi di trasparenza.”
Prevede ci possano essere miglioramenti o peggioramenti da questo punto di vista nel futuro?
“Recentemente, Filago è stato iscritto dalla regione Lombardia nella lista dei comuni ad alto rischio PM10, equiparandolo a città come Milano nel periodo invernale. Questo non significa che qui stiamo avvelenando l’aria, ma che la forte industrializzazione non è stata abbastanza mitigata da interventi sul verde e sul territorio ambientale circostante. Siamo stati inseriti in un piano per il miglioramento dell’aria e, per fare ciò, attraverso il dialogo con le aziende di cui vi parlavo sopra, il messaggio che l’amministrazione ha dato è forte e chiaro: se una azienda vuole apportare degli ampliamenti o delle modifiche agli impianti non c’è problema, l’importante è che rispetti alcune regole. La prima impone che l’eventuale progetto deve solo migliorare quello che è già presente; la seconda riguarda il continuo controllo dell’intero processo produttivo, affinché venga messo in atto nella maggior sicurezza possibile. Non è vero che in Italia non ci sono leggi che tutelano l’ambiente, anzi, alcune delle nostre leggi in questa materia sono invidiate in tutta Europa, il problema consiste nella difficoltà d’applicazione, causa qualche cavillo. D’altronde, chiudere alle nuove espansioni è una disposizione che si può dare, certo, ma dura solo il tempo di una amministrazione, poi si è di nuovo punto a capo. Ci deve essere una presa di posizione chiara e precisa su questo argomento, dai vertici, dal nostro Governo, altrimenti si rischia di finire come con la maxi centrale elettrica di cui si accennava prima, la legge a tutela dell’ambiente intorno a Filago esiste, ma la centrale si poteva costruire grazie ad un’altra norma, più vecchia, che consentiva ai comuni di costruirla in barba alle esigenze dell’ambiente!”
Oltre alla criticità di un territorio così fortemente industrializzato, Filago verrà coinvolto dal progetto della Pedemontana. Lei è stato nominato dagli altri comuni interessati portavoce ufficiale: che cosa ne pensa e quanto impatterà sul suo paese?
“Chiaramente il nostro obiettivo primario è quello di mitigare l’impatto di questa autostrada sull’ambiente circostante, non solo in Filago, anche se il
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