ANCHE I PRETI MALTRATTANO I CANI
di Graziano Paolo Vavassori
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Se non lo sapete o ve ne foste dimenticati, vi ricordo che chi scrive, oltre a dirigere Infobergamo.it e ad occuparsi direttamente della parte tecnica di questo Sito Internet, aiuta alcune associazioni, come “I senza cuccia”, occupandosi del relativo sito www.isenzacuccia.it che egli stesso ha progettato e realizzato gratuitamente per loro.
Nell’ambito dell’inserimento nell’apposita sezione di quattro nuovi quadrupedi abbandonati e da adottare, mi si è gelato il sangue leggendo le parole scritte da una delle responsabili dell’associazione, la quale, per ogni cane, prepara una breve storia del nuovo adottante. Segue il testo integrale.
"Lei è Argentina, dogo argentino di 5 anni.
Il suo padrone, un "rispettabilissimo" prete, che già 3 anni orsono aveva abbandonato un dogo perché sordo, cambiando parrocchia ha deciso di liberarsene.
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Sì, perché il timorato di Dio, non è nuovo all'acquisto e al successivo scaricamente di cani.
Argentina si è fatta i suoi begli anni chiusa in un recinto nel giardino della sacrestia parrocchiale ed ora, diventata scomoda, è stata scaricata.
Argentina ha un ottimo carattere, dolcissima, molto affettuosa e pacata."
Avete letto bene!!! Un rispettabilissimo prete, un timorato di Dio, pure recidivo, che ha scelto, sulla falsa riga dello spot che ogni anno dalla televisione invita a non abbandonare i cani, di essere una bestia. Dal mio punto di vista è ancora un complimento definirlo bestia, in quanto le bestie hanno più senso civile di questo servitore della Chiesa… solo della Chiesa, però, perché sicuramente Dio non invita a maltrattare i cani, né gli esseri viventi, ovvero tutti gli animali e l’ambiente.
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Per quanto è risaputo che sono ateo e, soprattutto, diffido nella Chiesa come |
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