DOVE BIBBIA E SCIENZA COINCIDONO
                                  di Sergio Gatti

     Premessa: chiunque può facilmente andare a verificare le fonti delle citazioni che appaiono in questo articolo.
     L’epistemologia è la materia che studia i pricipi e i metodi delle scienze, per verificarne la validità sul piano logico. In altri termini, possiamo dire che si tratta della ‘storia della scienza’. Ritengo pertanto che sia da considerare anch’essa una materia scientifica a pieno titolo.
     Nella seconda metà del secolo scorso, due celebri epistemologi, Jorge de Santillana ed Hertha von Dechend, risalendo indietro nel tempo alla ricerca delle origini della scienza, si erano infine imbattuti nel mito. Si erano accorti che in tutto il mondo - fatta salva l’esistenza di migliaia di miti di diverso tipo - esiste una sorta di ‘zoccolo duro’ del mito, di natura schiettamente scientifico-astronomica. Ovunque, questa branca del mito trasmette una serie di sofisticati messaggi astronomici. Tanto sofisticati e complessi da essere talvolta difficili da interpretare anche per noi. I due studiosi avevano dunque enunciato alcuni teoremi sul mito, di cui il più importante è il seguente (in sintesi): anche il mito ha dei contenuti scientifici e in tutto il mondo esso trasmette i medesimi messaggi astronomici (io aggiungo che tali messaggi sono identici in tutto il mondo per lo stesso motivo per cui un dato scientifico non varia se noi ci spostiamo da un continente all’altro). Una delle conseguenze delle impostazioni del loro lavoro fu quella di arrivare infine a stabilire che, stando a tante tradizioni locali, ‘LA VITA UMANA ESISTE NEL NOSTRO PIANO DI ECLITTICA E NEL DRAGO’ (‘Il Mulino di Amleto’, pagina 92).
     Che cosa può voler significare questa espressione? Forse la risposta non è troppo difficile: nel nostro piano di eclittica (p.d.e.) vi è la Terra, abitata da noi uomini. Quindi il primo termine è risolto. Il problema è il secondo termine: il Drago! È ovvio ritenere che sia un pianeta e non un pianeta qualsiasi posto in una qualunque galassia, ma un pianeta abbastanza vicino a noi. Infatti, il suo termine di paragone è il nostro p.d.e.; il Drago deve trovarsi nel nostro Sistema solare, ma non sul nostro p.d.e.. Questo dato, se la geometria non è un’opinione, automaticamente situa il Drago su un’orbita che ‘incrocia’ il nostro p.d.e.. Ecco, questo è, in estrema sintesi, il portato di tutte le tradizioni, facilitatoci dai due studiosi citati. Il periodico incrociarsi cosmico di orbite planetarie, fra il Drago e la Terra, ha determinato in tutto il mondo, sin da epoca arcaica, il nascere della sacralità del simbolo della croce. Fin qui la scienza (epistemologia). Ora vediamo se anche nella Bibbia troviamo una eco alle risultanze dell’epistemologia.

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