FAMOLO STRANO… IL NOME
                                  di Francesca Frosio

     Qualche tempo fa aveva tenuto banco sui giornali e in tv la questione del piccolo Venerdì. Se ne era parlato anche l’anno scorso: una coppia aveva deciso di chiamare così il loro primo figlio, ma il Tribunale di Genova, e successivamente la Corte d’Appello, avevano imposto loro di cambiarlo, giudicandolo “ridicolo e vergognoso” e volendo evitare situazioni discriminatorie al pargolo. La Cassazione, qualche mese fa, ha respinto il ricorso dei coniugi. Il nome deve essere cambiato e quello scelto dai giudici è Gregorio Magno, il nome del Santo del giorno di nascita del bambino. La decisione aveva fatto discutere parecchio, sia perché due genitori perdevano la libertà di dare il nome desiderato al proprio figlio, sia perché il “sostituto” non era di molto migliore.
     Coetanei del piccolo Venerdì, alias Gregorio Magno, sono altri bambini con nomi particolari, ma cognomi ben più noti del suo: Chanel Totti, Shilou Nouvel Pitt, Oceano Elkann, Suri Cruise, per citarne alcuni. Sono gli ultimi iscritti a una lista che annovera anche: Brooklin Beckam, Swami Casalegno, Lourdes Maria (figlia di Madonna), Akash Rivelli, Apple Martin (cioè “mela”, la mamma è la Paltrow), Adelmo Blu Fornaciari, Peach Geldorf (ovvero “pesca”). Molti trovavano assurdo il fatto di imporre un nome solo a questo bambino, in mezzo a tanti altri con nomi ben più strani, ma la Legge italiana aveva detto la sua su una questione di “capitale importanza”.
     Una notizia, però, fa ancora parlare di nomi strani, eppure sta avendo poco eco in Italia, dove ci si è tanto affannati a parlare di Venerdì non solo sui giornali e nei tg, ma anche nei salotti televisivi, nei blog e nei forum. Compie tre anni un bambino del New Jersey; il suo nome è Adolf Hitler. Nessuno ha parlato di lui in passato, solo adesso, dopo che una famosa pasticceria ed altre meno note si sono rifiutate di confezionare la torta per il suo compleanno. Nessuno trovava etico scrivere in cioccolato “Happy birthday Adolf Hitler”, tanto più che i genitori volevano come decorazione una svastica al posto della ciliegina.
     Quando Adolf è nato i media statunitensi non si sono attivati come quelli nostrani per Venerdì e nessun giudice ha mai parlato di cambiargli il nome, sebbene sia sicuramente peggiore rispetto a tutti quelli citati. In undici lettere sono condensati anni di dolore, depravazione e crudeltà, e pesano tutti su un bambino di un metro. Non ha un nome che gli faciliterà la vita sociale e

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