QUESTIONI DI STILE
                                  di Giovanni Cozzi

     Ci risiamo, lo hanno fatto di nuovo!
     Che cosa, vi chiederete voi? E chi?
     Bene, per quanto riguarda la prima domanda si tratta dell’errore di sprecare una occasione come quella tanto meditata in quel di Stoccarda (si parla di anni se non addirittura di lustri) riguardante la definizione delle linee estetiche della agognata granturismo sportiva a “quattro porte” del marchio. In merito alla seconda domanda, invece, mi riferisco ai responsabili del centro stile interno della Porsche. È sì, questa volta stiamo parlando proprio del gota del settore automobilistico, ovvero quello delle blasonate auto sportive di lusso il quale, dal canto suo, delinea solchi sempre più marcati (in senso positivo) nelle vendite di automobili di nicchia in contrapposizione a quello delle vetture più popolari, relegando così, nel caso di specie, la Volkswagen al ruolo di “assorbita” dopo che la stessa fu protagonista dell’acquisizione proprio della Porsche, qualche decennio fa, per lo stesso motivo. L’allievo supera il maestro. Corsi e ricorsi storici. Ma analizziamo il fenomeno più nel dettaglio.
     Innanzi tutto, dobbiamo dire che l’esternazione con cui inizia questo mio articolo è basata sul fatto dell’aver già nel lontano 2002, gli stessi ingegneri e designer del centro stile interno, fatto del loro meglio per snaturare le linee della bellissima Tuareg di Volkswagen, sacrificandola nell’intento di una volontà creativa sfociata in un SUV di nicchia atta a fregiarsi di un marchio blasonato come quello della famosa casa automobilistica di Stoccarda. Nacque così la Cayenne, la quale fu eletta subito (da un nutrito e folto gruppo di esperti del settore marketing) come una delle più brutte automobili mai costruite e che solo il blasone del marchio (e la stupidità di certa gente di riconoscersi solo in questo) tenne a galla e ne fece una vettura di discreto successo commerciale. Bene, non paghi di questo, ecco gli stilisti della Porsche ancora alla carica nel 2009 con la Panamera, quale esempio di come non si debba fare una sportiva granturismo alto di gamma.
     Gli spunti per essere criticata, francamente, ci sono tutti e solo ora capisco perché le prime fotografie ufficiali diramate dalla casa lasciassero intravedere solo la parte anteriore della vettura fuoriuscente di lato (quello sinistro) da un muro il quale ne copriva le fattezze del posteriore. Peccato però per il posteriore, uscito poi in tutta la sua sconcertante bruttezza. Non si poteva fare di meglio stante i mezzi oggi a disposizione? Certo! Se un tempo ci riusciva uno stilista

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