puoi sapere cosa troverai dietro ad ogni porta che ti accingi a varcare. Piacerà, a quel bimbo, il palloncino? Avrà voglia di sorridere? È l’improvvisazione, nel nostro volontariato, che la fa da padrone. Rubando le parole a Forrest Gump, si potrebbe dire che l’ospedale è un po’ come una scatola di cioccolatini: ‘non sai mai quello che ti capita’, pertanto meglio essere ‘armati’ sino ai denti e pronti ad ogni evenienza. L’associazione ‘Dutur Claun’, che opera negli ospedali bergamaschi dal 2001 esercitando la ‘clown-terapia’, ha insegnato a noi ‘Clown Volontari’ che ci sono cose per le quali non si è mai abbastanza pronti. La sofferenza dei bambini è una realtà ardua, difficile da affrontare. Ciò che ci proponiamo è quello di cercare di portare un po’ di allegria e di spensieratezza a chi non avrebbe molti motivi per sorridere. Per poter diventare clown di corsia è necessario effettuare un corso di formazione, nel quale vengono insegnate e trasmesse dai formatori ai tirocinanti le principali nozioni per poter effettuare servizio in ospedale. Una volta terminato il corso viene rilasciato un attestato e da quel momento si può cominciare ad effettuare servizio in ospedale come tirocinanti accompagnati da altri clown con almeno un anno di servizio all’attivo. Periodicamente l’associazione organizza corsi di formazione e aggiornamento con persone qualificate, quali medici, artisti di teatro, maghi, psicologi, ecc. Ad oggi l’associazione sopravvive grazie al lavoro di volontari che, oltre a prestare servizio in ospedale, effettuano raccolte fondi per riuscire a sostenere i costi della formazione e dei materiali che vengono utilizzati.”
Durante la serata è stato annunciato un nuovo progetto dei Dutur claun di Bergamo, che li vedrà operare prossimamente anche nelle corsie degli Hospice, ovvero quelle strutture che ospitano i malati terminali. Sicuramente un grande progetto non privo di difficoltà, ma che sicuramente questi “Angeli” saranno in grado di realizzare al meglio attraverso corsi di preparazione idonei e grazie alla generosità dei bergamaschi.
La serata si è conclusa sulle note della canzone “Remigio”, eseguita dal rocker bergamasco il Bepi, con la carrellata finale sul palco delle stars intervenute e dei Dutur claun, accomunati in questa occasione dallo stesso grande progetto.
Il plauso è andato agli artisti per la loro esibizione e soprattutto per il fine nobile al quale si sono prestati, ma quello più grosso va a questi “Angeli”, i Dutur claun (www.duturclaun.org), che riescono anche solo per pochi attimi a distogliere la mente dalla sofferenza, regalando non solo ai degenti ma a tutta la comunità ospedaliera (parenti, personale sanitario, volontari) un sorriso e un po’ di quella magia e favola che aleggia attorno all’immagine del clown.
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