che il partito degli azzurri, dopo aver rinunciato a candidare Saffioti come sindaco di Bergamo, rinunciando a ricostituire quel percorso di indirizzo politico amministrativo che si era interrotto con la giunta Veneziani, non gradisca anche l’esclusione a concorrere per la presidenza provinciale a favore di AN o Lega. La sintesi di questo disaccordo, per la verità già percepibile nella fase pre elettorale, nasce dal fatto che Forza Italia, che ha detenuto lo scettro del comando in condivisione con AN e Udc, non è intenzionata a cedere il passo alla Lega, che avrebbe già annunciato, qualora incontrasse il necessario consenso elettorale, un cambio di linea programmatica e di classe dirigente invece che proseguire e rafforzare l’azione politica e amministrativa coltivata nel decennio dall’alleanza uscente.
     Forza Italia non accetta, quindi, di essere collocata ai margini di questa nuova prospettiva politica nella quale intende recitare ancora un ruolo di primo piano, se non altro nella consapevolezza di essere virtualmente il soggetto più rappresentativo a livello nazionale. Perdere le redini del comando, seppur a favore di uno storico alleato politico, rafforzerebbe quei timori di subordinazione, quantomeno a livello locale, che hanno già fatto storcere il naso a molti militanti forzisti e che potrebbero condizionare anche la componente più morbida del partito.
     Gli scenari che si sono delineati non sono, quindi, propriamente idilliaci, pur tenendo conto che i vertici di partito stanno individuando, con la benedizione dei rispettivi leader, le aree di influenza con la Lega in prima fila a rivendicare un ruolo di guida politica nelle proprie roccaforti elettorali e territoriali. Verrebbe da pensare che difficilmente Bossi e soci, ottenuta, in quel di Brescia, la candidatura di Daniele Molgora, sottosegretario all’Economia e deputato della Lega Nord ed alter ego di Pirovano in quel di Bergamo, vogliano rinunciare ad un’occasione parimenti appetibile come la conquista della massima carica provinciale in terra orobica, territorio di forte propaganda politica. Difficilmente l’intervento di Berlusconi potrà convincere i vertici del Carroccio ad accantonare una possibilità così accattivante, soprattutto dopo che si è dato il via libera ad AN per sostenere un proprio candidato alla guida della città.
     Nel centro sinistra i dibattiti appaiono, invece, meno complessi e più lineari, anche se sarà molto difficile che prevalga il candidato scelto nella persona di Francesco Cornolti, capogruppo dei democratici in via Tasso. L'obiettivo del centro sinistra è chiaramente finalizzato a riproporre per la Provincia la coalizione che governa in città, nella speranza che gli umori cittadini possano

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