Nel nostro lavoro psicosomatico, per l’elaborazione e la riduzione dell’ansia usiamo tecniche finalizzate all’armonizzazione del corpo e della mente. Per la riduzione dell’ansia è molto importante “sentire” il proprio corpo o “percepire” con il proprio “insight” un nuovo modo di essere o di vivere la vita. I metodi che proponiamo, possono spaziare dalla psicoterapia direttiva a quelle di rilassamento con orientamento corporeo ed analitico. In questa rielaborazione somato-psichica ci addentreremo nei meccanismi psicofisiologici, cercando di comprendere la correlazione tra vissuti corporei e mentali. Il nostro modello di psicoterapia corporea, oltre ad un lavoro ortodosso di elaborazione del sintomo, utilizza la musica quale nuovo modello terapico, applicato per dinamizzare l’immaginario e per elaborare le associazioni provenienti dalle variazioni del tono muscolare e vegetativo (muscoli lisci o striati). L’immaginario, che viene condizionato tanto dai vissuti corporei quanto dai vissuti mentali, viene indotto a modificarsi nelle sue componenti somatiche e ideative, sulla base del messaggio musicale. Seguendo questo processo psicoterapico, il tono muscolare si allenta e il tono dell’umore si ottimizza. Le associazioni provenienti dal corpo si integrano fra di loro, potendo dar luogo ad un immaginario soddisfacente e rilassante che innesca altri nessi associativi, diventando creativo e positivo sul piano della realtà. All’utente vengono forniti nuovi nessi associativi in grado di stimolarlo o di rilassarlo, aderendo ai ritmi della musica, ove egli non sia in grado di essere protagonista delle sue armonie psicocorporee.
     Oltre alla musica, usiamo anche l’analisi immaginativa, che, con i suoi risvolti interattivi, psicodinamici, associativi o simbolici, interviene rinforzando l’Io, permettendo all’Io corporeo di far nascere una nuova coscienza somatica. Questo intervento direttivo di psicoterapia ha caratteristiche che sono intermedie tra la Musicoterapia e la Psicoterapia. In questa terapia, l’immaginario con le sue funzioni rappresentative permette alla persona di interloquire con se stesso, con gli altri e con la natura. L’immaginario agisce sui contenuti ansiogeni, in quanto questi sono parte integrante di una conflittualità inconscia e sociale che si manifesta attraverso “elementi” corporei non digeribili. Tale immaginario verrà dunque modificato, agendo sul corpo e sull’ansia.
     Per la persona che cerca di risolvere l’attacco di panico o l’ansia patologica sarà importante:
- manifestare pensieri ed emozioni senza averne paura;
- mantenere l’integrità corporea in caso di attacco di panico o di ansia eccessiva; - utilizzare l’aggressività canalizzandola verso obiettivi più maturi.

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