nome della regione nella quale questa pianta era maggiormente diffusa allo stato spontaneo, la regione di Caffa, nell’Etiopia sud-occidentale. Una leggenda circonda di mistero anche il luogo e il modo in cui venne scoperta la pianta del caffè, infatti fino al XIX secolo c’erano molti dubbi in merito; taluni sostenevano che il luogo d’origine fosse la Persia o lo Yemen, altri l’Etiopia: Pellegrino Artusi, autore del primo manuale di cucina “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, sostenne che il miglior caffè al mondo fosse quello della regione di Mocha (città dello Yemen) attribuendone così la paternità.
     Ci sono molte leggende, dicevamo, sull’origine del caffè. La più famosa racconta di un pastore, chiamato Kaldi, che usava portare al pascolo le sue capre sugli altipiani dell’Etiopia. Un giorno, queste iniziarono a masticare le bacche e le foglie di uno strano arbusto; al sopraggiungere della notte, le povere capre, anziché dormire, si misero a vagabondare e a saltellare con energia per i prati, lasciando sbigottito il pastore. Pensandoci su un po’, egli capì che la loro vivacità era data dagli arbusti mangiati durante il giorno e così decise di provarli lui stesso. Detto fatto, raccolse i semi mangiati dal gregge, li abbrustolì, li macinò con una pietra e ne fece un infuso. Ottenne così il primo caffè della storia. Le capacità eccitanti della bevanda furono presto apprezzate da molti, sopratutto dai religiosi, che erano costretti a lunghe veglie notturne per pregare, quindi il suo utilizzo si diffuse rapidamente fra i mistici sufi dello Yemen già intorno al 1450.
     Da questa regione, all’inizio del XV secolo, l’uso della bevanda si diffuse rapidamente in tutto il medio Oriente, fino ad arrivare a Istambul, dove veniva bevuta nei luoghi d’incontro come bevanda per socializzare. In Europa il caffè fece il suo debutto in Germania (troviamo tracce del consumo di caffè in un libro del 1583), mentre in Italia sbarcò a Venezia, città che intratteneva grandi rapporti commerciali con l’Oriente. Il consumo di caffè a livello popolare nel nostro paese iniziò a partire dal XVI secolo, anche se le prime botteghe del caffè furono aperte solo nel 1645. Cinque anni dopo il caffè fu esportato in Inghilterra e, di conseguenza, furono aperte le prime botteghe del caffè a Oxford e a Londra, chiamate “coffeehouse”; successivamente, si diffuse rapidamente anche a Berlino (1670) e a Parigi (il primo cafè è del 1686).
     Le botteghe del caffè venivano considerate come luogo di nascita e diffusione di idee liberali, di scambi di idee culturali e politiche, infatti furono frequentate soprattutto da letterati, filosofi e politici. In America il caffè sbarcò nel 1689, precisamente a Boston, dove il primo “coffeehouse” aperto fu chiamato London Coffee House. A seguire, il famoso The King’s Arms, aperto nel 1696 a New York.

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