PERSONA
                                  di Loredana Becherini

 

Sopra una corda tesa
di ossimori intrecciati
eseguo volteggi eleganti
con discontinue sequenze
funambolo precario
in dimensioni imprecise.

Così si gioca un’affabulazione
nel carnevale di maschere fisse
tra le crepe di vecchi muri
in questa liturgia della famiglia.

Ed io in disparte osservo
argentea la mia immagine
accende il riflettore della luna
vola lanciata tra i trapezi plana
precipita s’arresta
si guarda in uno specchio
frammentata.

     (da "Tentazioni")

 

Nota esplicativa
     Questa lirica è tratta dalla silloge intitolata “Tentazioni”, con la quale l’autrice ha ottenuto l’alto riconoscimento del “Premio delle Arti Premio della Cultura” ed. 2008 per la sezione Poesia.

     Perché questo titolo?  Le “Tentazioni” sono quelle che la poesia suggerisce, plasmando le parole delle emozioni, dei sentimenti, delle riflessioni, per saggiare la capacità di esprimere l’inesprimibile, quel non-detto che resta sotteso alle parole tentatrici, che costituisce l’essenza del messaggio poetico.

 
 
 
 
 
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