POMERIGGIO
                                  di Loredana Becherini

 

Se così dolci e lente le bracciate
fendono specchi trasparenti d’acque
- è sciabordare lungo sulle rocce
e rompere di spuma alla marina
e in cantilena ipnotica cicale -
il sole preme il sale sulla pelle.
Scandagliare il mistero di fondali
illuminati da scaglie di vita
argentea e dalla fuga dei tuoi sguardi
mille diverse forme in cui mi parli.
Indugiare indolente di parole
quasi stralci di nuvole sospesi
tra l’ali dei gabbiani. Negli anfratti
di ben connesse pietre di quel muro
a secco alle mie spalle d’improvviso
la salamandra guizza e il desiderio.

     (da "Tentazioni")

 

Nota esplicativa
     Questa lirica è tratta dalla silloge intitolata “Tentazioni”, con la quale l’autrice ha ottenuto l’alto riconoscimento del “Premio delle Arti Premio della Cultura” ed. 2008 per la sezione Poesia.

     Perché questo titolo?  Le “Tentazioni” sono quelle che la poesia suggerisce, plasmando le parole delle emozioni, dei sentimenti, delle riflessioni, per saggiare la capacità di esprimere l’inesprimibile, quel non-detto che resta sotteso alle parole tentatrici, che costituisce l’essenza del messaggio poetico.

 
 
 
 
 
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