al seguito di una compagnia di attori da poco costituita, dopo.
L’attore si affermò come impresario teatrale, in un’altra città. Non molto tempo dopo, in occasione di una rassegna beckettiana, incontrò la ragazza. Si raccontarono a vicenda di quanto amassero Brecht e anche Strindberg. Fu tutto molto semplice, tra di loro: bastarono qualche tramonto infuocato e qualche pallida luna sognante insieme, sulla spiaggia del Poetto. Lui iniziò a guardarla in modo differente, come se non l’avesse mai conosciuta prima. Si innamorarono e lui le chiese di sposarlo. Fu, per l’uno e per l’altro, come rinascere. Entrambi avrebbero voluto avere dei figli e in effetti li ebbero, ma non subito. Facevano l’amore tutti i giorni e tuttavia non fu facile, all’inizio. Pensando ad una adozione si rivolsero a un istituto per l’infanzia abbandonata. Lì stava un bimbo di quattro anni, o poco più, solo al mondo, figlio, fu detto loro, di un comandante della marina militare e di una pittrice. Era biondo e bellissimo; essi lo riconobbero e lo desiderarono; così avviarono una famiglia. La casa di Viale Regina non fu mai ricostruita. È sorto un giardino, al suo posto, un giardino sempre pieno di fiori. Da lassù, in qualsiasi istante, è possibile vedere il mare.
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