Ad un giorno dalla data prevista per l'attentato, la neve rallenta i piani del gruppo; costretti all'inattività, Jordan e i combattenti si limitano a sporadiche incursioni di controllo lungo la strada che porta al ponte. Quando anche la neve si è sciolta al sole di maggio e Jordan è pronto a dare seguito al suo piano, il tradimento di Pablo lo costringe a cambiare programma. L'uomo è infatti scomparso, portando con sé il detonatore per le cariche esplosive; tornerà solo un giorno più tardi, dopo aver gettato il materiale, pentito e pronto a collaborare con Jordan, ma, nel frattempo, nelle file fasciste sono filtrate voci di un possibile attacco e lungo la strada che si snoda sotto il ponte cominciano a sfilare carri armati di rinforzo; l'offensiva rischia di essere un fallimento, ma senza il contrordine del Comando Jordan è costretto a procedere.
     L'americano, con un ultimo disperato tentativo, invia un uomo con un messaggio per il Comando, per cercare di sospendere l'offensiva, ora che i fascisti sono stati avvisati; mentre la staffetta è impegnata in una corsa contro il tempo per far arrivare la lettera di Jordan ai suoi superiori, la montagna su cui la banda si nasconde viene attaccata da un plotone di franchisti. Non c'è più tempo di aspettare, il ponte deve essere fatto saltare.
     Lo stile di Hemingway, giornalistico e asciutto, costruisce nell'arco di poche giornate di tempo narrativo un'atmosfera di sospensione dell'anima lunga più di quattrocento pagine. L'attacco sembra arrivare mai, le lunghe ore di vedetta sono riempite da momenti alternati di lucidità e accettazione della morte imminente ed altri di speranza irragionevole. Il vero protagonista di questo romanzo non è la guerra, non l'attacco programmato dall'americano, non il rumore delle mitragliette automatiche dei fascisti: è il senso dell'uomo di fronte alla vita, è la domanda che tutti i personaggi si trovano loro malgrado a dover affrontare, forse senza essere pronti a tracciare un bilancio delle loro esistenze, ma sicuri di stare affrontando il momento finale “come tutti i bravi uomini dovrebbero”.
                                                                               Silvia Ferrari

      pagina 02 di 02
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Recensione, Per chi suona la campana, Ernest, Hemingway, Giornalista, Guerra, Fronte, Spagnolo, Robert, Jordan