noi che timbriamo il cartellino, che facciamo pure gli straordinari o che, meglio ancora, non guardiamo i dieci o i quindici minuti che facciamo in più la sera, spesso tutte le sere?
     A me nessuno ha mai dato un premio per tutto questo, mi è sempre stato detto, come quando si andava a scuola, che era il mio dovere, che il lavoro è sacro e che bisogna svolgerlo con professionalità. Certo, la mia azienda, forse perché privata, riconosce in me un dipendente leale e serio e questo gratifica l'animo, ma che lo Stato debba incentivare i "fannulloni" a lavorare e poi li premi perché finalmente lo fanno, eh no... “io non ci sto”, parafrasando Scalfaro. Io ti controllo e ti controllo e ti controllo e quando ti becco non ti incentivo promettendoti un premio se non lo farai più, ti tolgo dallo stipendio l'equivalente di quello che a causa del tuo comportamento l'azienda, pubblica o privata che sia (ma chissà perché nel privato queste cose non capitano), ha perso. Non ti sta bene? Andale! Quella è la porta. È già, bello che uno non ti licenzi per giusta causa. Ah benedetti sindacati che hanno permesso che, negli anni, si creassero le condizioni per permettere a questi fannulloni di farla franca... anche questo mio personalissimo pensiero. Mi tocca invece sentire Brunetta gioire perché l'assenteismo e le malattie si sono ridotte dell'x per cento e caldeggiare gli incentivi e i premi. Ma in quale mondo e in quale tempo i bravi e gli onesti verranno finalmente premiati?
     Permettetemi ora una divagazione sull'ultima campagna elettorale. Gli slogan e le promesse si sono sprecate, da ogni parte, ma alcune avevano davvero del ridicolo. Non vi dirò i peccatori ma solo i peccati e tenete presente che mentre vi scrivo non so chi avrà poi effettivamente vinto.
     C'è chi si augura di respirare meglio e come? Punto uno. Partendo dalla lotta allo smog, diminuendo il traffico investendo sulla rete ferroviaria. Considerazione spicciola e se volete anche un pochino ignorante, ma non credo sarò l'unica. A me, che passo più tempo in coda in Borgo Palazzo, respiro i gas di scarico della mia città, delle sue auto e anche delle emissioni delle migliaia di caldaie a gasolio che ancora ci sono, cosa potrà mai fregare se verrà raddoppiato il numero di treni che vanno a Milano o a Brescia e via andare? Non credo che il problema dello smog nelle nostre città sia dovuto al traffico che vi entra o esce, ma credo sia più dovuto al traffico che è in città fermo e stagnante di coloro che si muovono per andare a scuola (studenti, pullman, insegnanti, bidelli...), a lavorare, a fare la spesa, a prendere o portare i bambini dalla nonna... per non parlare dei riscaldamenti di quei condomini a cinque o sei piani che sono ancora

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