LA MUSICA È VERAMENTE IN CRISI?
di Paolo Acquati
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È oramai da diversi anni che si parla della crisi della musica. L'avvento di Internet, la pirateria, gli mp3, sono alcuni dei fattori additati come causa della crisi della musica, ma chi è veramente in crisi? La musica o l'industria discografica?
Sicuramente abbiamo vissuto e stiamo vivendo un nuovo cambiamento a livello di “supporto”, difatti dopo la rivoluzione che portò dal vinile al CD oggi sembra che le case discografiche siano in difficoltà a gestire il passaggio all'MP3, o meglio lottano affinché le nuove tecnologie convivano con il CD (intoccabile fonte di guadagno), ma entrino in contatto il meno possibile. Le major sono continuamente impegnate in guerre per inibire l'uso di alcune tecnologie e mantenere il loro regime protezionistico; l'esempio che tutti noi più ricordiamo è stato sicuramente quello di Napster, attivo dal 1999 al 2001 e chiuso su ordinanza di un giudice per violazione del Copyright. Da allora molti altri casi si
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sono succeduti, da Kazaa, più volte citata in giudizio dalle major, a WinMX, chiuso nel 2005 per una denuncia della Recording Industry Association of America, fino a eMule.
All'interno di questo clima le major hanno alzato le barricate per tutelare gli artisti sotto contratto, anche se in molti casi abbiamo assistito a vere e proprie battaglie fra l'artista e la casa discografica a causa delle imposizioni di quest'ultima che, dietro l'alibi del dover vendere di più, interferisce su tutti i livelli della produzione, testi, lunghezza e |
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numero dei brani, copertine.
La crisi economica ha comportato minori investimenti nella ricerca di nuovi talenti, che da qualche anno avviene ormai esclusivamente attraverso i talent show (tutti conosciamo Amici e X-Factor), i quali sfornano “artisti” buoni per una stagione (Sanremo compreso) e poi vengono “rottamati” per far spazio alla “sfornata” della nuova edizione.
Da una recente chiacchierata con il manager di uno di questi artisti “sfornati” dai talent show è emerso in tutta la sua crudeltà lo stato di quasi |
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