80° SALONE INTERNAZIONALE DI GINEVRA
di Giovanni Cozzi - Fotografia G.P.Vavassori
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La rassegna espositiva ginevrina, arrivata ormai alla sua ottantesima edizione, mai come quest’anno ha rivestito il ruolo di cartina tornasole allo scopo di aiutarci a capire meglio il reale andamento del panorama automobilistico attuale. In questo 2010, infatti, dove in tutti i paesi della Comunità Europea si è deciso unanimemente di non rinnovare gli ecoincentivi statali per la rottamazione delle vecchie automobili, destinando così tali fondi in favore di nuovi settori di mercato, è logico pensare, viste le premesse, come l’imminente futuro dell’industria automobilistica europea non sia dei più rosei, tanto da far prevedere, per esempio, solo in Italia, una diminuzione di oltre 400.000 immatricolazioni, le quali corrispondono, in proiezione, ad un decremento occupazionale pari ad almeno 10.000 posti di lavoro.
Detto ciò, eccoci qui a Ginevra anche quest’anno, curiosi più che mai di vedere quale aria tiri in Europa, visto che, da quanto detto poc’anzi, d’ora in poi il mercato dell’automobile non sarà più “dopato” dagli interventi sovvenzionali dei vari stati membri. Per la prima volta dopo anni, quindi, tale situazione ci permetterà di verificare realmente quale sia il tenore della crisi economica
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mondiale, la quale, dal canto suo, purtroppo, nonostante ciò che si dica, non accenna ancora a diminuire in maniera significativa. Vedremo inoltre quanto varranno gli sforzi delle case costruttrici, abbandonate |
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ormai a se stesse, nell’affannosa ricerca di nuovi stratagemmi ed escamotage atti a non far perdere loro ulteriori quote di mercato.
D’acchito, appena entrati nel salotto buono dell’automobile elvetico, sembra aleggiare quell’atmosfera delle grandi occasioni, sia per la quantità di pubblico presente, sia per il numero degli espositori, i quali hanno risposto all’invito presentando ben 76 novità. Le premesse quindi sono ottime. Tangibile è lo sforzo collettivamente fatto per dare una sferzata di innovazione all’intero quadro settoriale. C’è tanta voglia di rilancio e rinnovamento nell’aria e si sente, basta |
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