"...il feeling particolare che si crea durante i concerti, anche con qualche piccolo errorino, rappresenta la dimensione migliore."
di Paolo Acquati
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Nato a Bergamo nel 1956, Claudio Angeleri inizia l'attività professionale nel 1974. Pianista Jazz di fama internazionale, è sempre più conosciuto negli Stati Uniti, sia per motivi didattici sia per ragioni più strettamente musicali legate alle collaborazioni con diversi musicisti, quali Bob Mintzer, Rob Sudduth, Martin Wehner, che lo portano almeno una volta l'anno a percorrere le strade del jazz di New York e San Francisco.
Da diversi anni si occupa di didattica. I primi insegnamenti gli furono impartiti dal Maestro Aldo Sala, una delle massime autorità per quel che riguarda il pianoforte, e può essere considerato uno dei primi “importatori” del jazz a Bergamo; successivamente, il perfezionamento è avvenuto attraverso la frequentazione di seminari e in particolare dagli studi condotti in California con Mark Levine. Ha partecipato ai principali Festival Jazz che si tengono in Italia,
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da Umbria Jazz, a Ravenna, a Vicenza, a Milano, a Palermo. Vanta collaborazioni con numerosi musicisti con cui ha realizzato importanti progetti personali. Diversi professionisti hanno accettato di suonare al suo fianco i |
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suoi progetti musicali, in particolare possiamo citare il disco realizzato con Charlie Mariano e le collaborazioni con Bob Mintzer, con Franco Ambrosetti, con Gianluigi Trovesi e numerosi altri. Dirige, dal 1987, il CDPM (Centro Didattico Produzione Musica) e dal 1999 è direttore artistico di “Notti di Luce”.
Partiamo dai tuoi esordi: come nasce l'amore fra Claudio Angeleri e la musica? Perché proprio il Jazz?
“Penso di poter dire che si tratti di… ‘genetica’, nel senso che mio nonno, che peraltro non ho conosciuto, era direttore d'orchestra e flautista e quindi in casa la musica è sempre stata molto presente. Già a 5 anni mi divertivo con una piccola fisarmonica a comporre brani musicali. Quello con il jazz è stato amore a prima vista, poiché, qualche anno dopo, verso gli otto/nove anni, prendevo |
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