500 ULTRAS CONTRO MARONI? BALLE GALATTICHE...
                                  di Emanuela Fornoni

     Credo che 500 persone, onestamente, siano tante, troppe, anche per il Bocia. Il Bocia, capo della Curva, è abituato si sa a ben altri numeri: alla citata festa della Dea nel mio articolo scorso, aveva di fronte, come di consueto, ormai, un quindicimila persone saltellanti al ritmo dei suoi ben noti zoccoli ma… radunare 500 persone disposte a non solo manifestare contro il ministro Maroni e, già per questo, rischiare una denuncia, ma anche disposte a rischiare il Daspo (il Divieto di Accedere a manifestazioni Sportive regolato dalla Legge 13 dicembre 1989 numero 401) e a non vedere più la Dea in campionato, 500 persone dico… beh mi sembrano un pochino tante. Tante da organizzare, tante da gestire, tante da tenere sotto controllo per non rischiare che la manifestazione sfugga di mano… È successo: è sfuggita di mano e si sono verificati quegli scontri che tanto i telegiornali sportivi e non solo hanno mostrato a più riprese.
     Io sorrido sempre in questi casi perché i giornalisti ormai non mascherano neppure più la loro soddisfazione nel poter mostrare ancora scontri, violenza, fuoco… insomma una notizia da cavalcare e da rendere ancor più d’effetto. Non posso difendere i ragazzi della Curva, non posso perché devo rimanere obiettiva e pensare che se una delle auto incendiate fosse la mia… non sarei qui così tranquilla né posso negare che se fossi stata alla festa e avessi, mio malgrado, assistito agli scontri mi sarei spaventata e anche incavolata per l’ignoranza del gesto.
     Non si può pensare di andare a manifestare, non autorizzati, contro il ministro Maroni, in una serata dove erano attesi oltre a lui anche Tremonti e Calderoli; non si può pensare che non ci sarebbero state decine e decine e decine di poliziotti e un servizio d’ordine ingente, e non si può pensare che verosimilmente qualcuno avrebbe potuto esagerare e generare degli scontri… Eh su, ormai su queste cose, almeno voi Ultras, dovreste essere “scafati”!
     Io non so se non siano state fatte le giuste valutazioni, fatto sta che il protestare poteva starci, ma gli scontri assolutamente no e, purtroppo, hanno evidenziato una certa ignoranza e hanno dato modo, ancora, ai giornalisti e all’opinione pubblica, di credere che il tifoso atalantino e, più in generale, il bergamasco, sia violento e ignorante, appunto. Cosa che, generalizzando, non è assolutamente vera.
     Non entro nel merito del concetto della protesta: agli Ultras non sta bene la tessera del tifoso, non solo ai nostri Ultras, ma anche a quelli di molte altre squadre. Tante tifoserie hanno annunciato la protesta e la battaglia contro la

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