Nel caso di FAR/FARCOLL si è dovuto spostare e modificare la configurazione del casello di Filago, mentre per risolvere i problemi di interferenza con BOZZETTO e DSM, Pedemontana ha dovuto rivedere completamente la parte finale della Dorsale dell’Isola in territorio di Filago, modificandola pesantemente anche rispetto alle richieste fatte a suo tempo dalla Provincia di Bergamo.
     Circa il sovrappasso della BAYER, l’unico intervento effettuato è stato quello di avvicinare le due corsie dei viadotti, allontanando di alcuni metri (meno di 10) il profilo dell’autostrada dalla sottostazione elettrica, e di ridisegnare la zona di accesso dei grandi mezzi di soccorso all’azienda. Altri interventi di modifica si sono resi necessari sul casello di Osio Sotto, per ottemperare ad un’altra prescrizione CIPE che richiedeva di predisporre casello e uscita dallo stesso per l’aggancio sulla futura Interconnessione Pedemontana-BreBeMi, di competenza della Provincia di Bergamo: la modifica (anche qui notevole, anche in termini di realizzazione) prevede sostanzialmente che il casello sia fatto praticamente in trincea, per far sì che la strada di accesso sottopassi la SP 184 e risalga poi al livello della provinciale per arrivare ad una rotatoria dedicata. Ciò in attesa che si realizzi l’interconnessione con BreBeMi, i cui tempi al momento non sono ancora noti, non essendovi al momento disponibile il progetto definitivo.
     Quanto visto ha soddisfatto in parte le richieste fatte per le interazioni con aziende quali Bozzetto, Far/Farcoll, DSM, Ecolombardia 4, (anche se sono necessari ulteriori momenti di verifica in sede di definizione del progetto esecutivo), lasciando però completamente senza risposta la chiara indicazione del CTR che chiedeva una particolare attenzione a “tutte” le Seveso bis incrociate sul territorio (Bayer Cropscience, Bozzetto, DSM, Far, Farcoll, Pemco Emails, Fratelli Renzi Logistica) ed “il conseguente elevato transito di merci pericolose” per cui si ritenevano opportuni “indipendentemente dalla compatibilità territoriale” l’adozione di “accorgimenti progettuali e gestionali per la mitigazione degli effetti derivanti da eventuali incidenti sul tracciato stradale, ivi compresa la facilità degli interventi di soccorso tecnico e sanitario”. La posizione di Pedemontana su questo punto è che ci si deve rifare alla progettazione esecutiva, quella dei Comuni è un po’ più scettica perché vorrebbe vedere prima quali sono gli accorgimenti che si vorranno adottare.
     Quanto sopra conferma quanto sia necessario continuare nel ribadire le importanti istanze del delicato territorio che verrà attraversato da quest’opera, affinché ai vantaggi ottenuti dall’accresciuta mobilità si aggiungano obbligatoriamente anche quelli di una riduzione o del massimo contenimento

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