BIOGRAFIA: RINO CARRARA
di Cristiano Calori
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Nato a Bergamo il 24 luglio 1921, si spegne nella stessa città il 25 Ottobre 2010 a causa di un infarto.
Ha partecipato intensamente alla vita artistica milanese degli anni ’50, ’60 e ’70, legato in stretti vincoli di amicizia con Birolli, Fontana, Dadamaino, Castellani, Dangelo, Manzoni e nell’ambiente gravitante intorno al Bar Giamaica.
Gli anni cinquanta sono caratterizzati da numerose mostre personali e collettive. Nel 1959, ha organizzato la prima mostra di Lucio Fontana a Bergamo presso la Galleria “La Torre”, nella quale Carrara espose con l’amico e maestro.
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Negli anni sessanta, Carrara visse una crisi personale che lo vide mettere in discussione quanto fatto in precedenza, l’informale divenuto sterile maniera in tutta Europa e il diffondersi di arte tecnicamente riproducibile (mec-art e fotografia) lo convinsero a ricercare nuove strade, abbandonando i tradizionali strumenti del dipingere e identificando nel recupero della manualità artigianale un nuovo |
Foto Uliano Lucas - Milano 1991 |
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linguaggio come possibile via di salvezza per l’artista e l’uomo; inizia così la storia dei fili, intessuti e trapunti su tele dalle grandi campiture monocrome.
Dalla fine degli anni sessanta in avanti, espose con regolarità in varie città: Milano, Roma, Parigi, Bologna, Genova e Bergamo, nella quale l’artista si trasferì dal 1975. Scrisse Carrara all’amico Franco Russoli nel 1975: “Mi interessa un fatto di recupero della natura, come difesa dell’uomo dalla società odierna. Un recupero della mano dell’uomo nel fare, un recupero artigianale; in contrasto con l’utilizzo in voga oggi dei mezzi meccanici in arte, foto, multipli, il bel fare.”
Dagli anni ottanta, è stato presente a tutte le principali fiere d’arte con stand personali: Arte Fiera a Bologna, Fiera Internazionale di Basilea, Artissima a |
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