Sono mesi che non riesco a scrivere nulla di interessante che riguardi qualche mostra d’arte a Bergamo. La mia non è solo pigrizia, ma reale incapacità di trovare iniziative interessanti nella città; se da un lato l’Accademia Carrara è chiusa e lo sarà per almeno un paio d’anni avendo interrotto la sua attività, positivo a tal proposito il fatto che Creberg abbia confermato il contributo di 5.000.000,00 di euro per le cosiddette “serre”, padiglioni espositivi progettati dall’architetto Gobbi negli orti confinanti il parco Suardi, che si realizzeranno in alternativa alla sala ipogea definitivamente stralciata dal progetto per problemi idrogeologici e per la quale sono già stati spesi 500.000 euro dell’ammontare del contributo.
Per quanto riguarda la GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea), va detto con dispiacere che sta raschiando il fondo del barile con iniziative in linea con una qualsiasi galleria di provincia, investendo su un programma di arte contemporanea giovane, pescata per lo più dal circuito delle gallerie private, quindi dal mercato, facendo un lavoro il quale, oltre che noioso, sicuramente è poco ambizioso e dal respiro corto per la città, sicuramente non all’altezza di una Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea pubblica.
Certo, il momento è difficile ed il budget è ridotto, le grandi mostre del passato, come “Lorenzo Lotto”, “L’altra Venezia”, “La collezione Rau”, “La luce del vero” per l’antico e le ottime “I Colombo”, “Raphael Soto”, “Giulio Paolini” e “Alighiero Boetti” per la GAMeC, appaiono lontane anni luce dalla programmazione odierna.
Dobbiamo certamente dare tempo a Claudia Sartirani, neo Assessore alla Cultura del Comune, di capire i meccanismi della macchina amministrativa, anche se la prevista mostra su Caravaggio, nel 2010, per i 400 anni dalla sua morte, non mi sembra un grande inizio. Il tema è poco originale, anche se incuriosisce la scelta di Vittorio Sgarbi come consulente; irascibile, intelligente e geniale nei talk show televisivi, di solito viene osteggiato dalla critica d’arte italiana ed internazionale. “Gli occhi di Caravaggio”, questo è il titolo proposto.
Il critico di Ferrara verrà affiancato da Mina Gregori, specialista del Merisi, già co-curatrice della grande mostra del 2000 “La luce del vero”, Caravaggio, La Tour, Rembrandt, Zurbaran, mostra straordinaria all’altezza di una qualsiasi metropoli internazionale, Paolo Sapori e Francesco Frangi.