una speranza non facilmente concretizzabile visto che ad oggi il rapporto tra aeroporto, istituzioni e comitati dei residenti è stato sempre scandito da una elevata conflittualità e da una evidente difficoltà a ricercare soluzioni che, allo stato attuale, appaiono assai improbabili. La sensazione è che difficilmente Orio, a fronte dei cospicui investimenti finanziari sostenuti ed in previsioni di altri importanti interventi di rafforzamento della struttura, subirà un ridimensionamento ed altrettanto difficilmente prevarranno le ragioni di una parte circoscritta di popolazione.
     Bisognerà, molto realisticamente, saper convivere con i disagi, magari parzialmente leniti da interventi correttivi, che, però, non risolveranno il problema alla radice né accontenteranno le comunità coinvolte. L’economia e gli interessi da essa generati, per una ferrea legge di mercato, non consentiranno né alle Amministrazioni pubbliche né ad altri soggetti rappresentativi dei cittadini di far prevalere la logica della tanto invocata compatibilità tra sviluppo infrastrutturale e comprensibili ragioni della cittadinanza, aspettative che resteranno solo grandi speranze sacrificate in nome di un interesse ormai giudicato prevalente nel panorama orobico.

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