STRADE
                                  di Loredana Becherini

 

Nel caos della città
nel buio del mio silenzio
percorro strade sconosciute
sempre chiedendomi dove.

– Scendeva una scalinata bianca
evanescente nel lungo abito
nel suo pallore dipinto –

L’ assorta fretta dei passanti
scansione cieca di volti
automi di tecnologici riti
accompagna il mio andare muto.

– Sorrideva un poco smarrita
gli occhi socchiusi cercavano
un varco tra i raggi di sole –

Muri grigi e sferraglianti rotaie
invadono il mio spazio scruto
le insegne delle strade
gli occhi lontani degli altri.

– Intesseva un disegno di passi
cadenzati nella danza
leggera quasi volasse –

Forse mi attardo a un mercato
o in un bar di volti sconosciuti
sosto in attesa a un semaforo
percorro interi isolati
forse senza saperlo
ancora ti cerco.

     (da "Tentazioni")

 

Nota esplicativa
     Questa lirica è tratta dalla silloge intitolata “Tentazioni”, con la quale l’autrice ha ottenuto l’alto riconoscimento del “Premio delle Arti Premio della Cultura” ed. 2008 per la sezione Poesia.

     Perché questo titolo?  Le “Tentazioni” sono quelle che la poesia suggerisce, plasmando le parole delle emozioni, dei sentimenti, delle riflessioni, per saggiare la capacità di esprimere l’inesprimibile, quel non-detto che resta sotteso alle parole tentatrici, che costituisce l’essenza del messaggio poetico.

 
 
 
 
 
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