FIGLI DI P...
                                  di Bruno Previtali

     “Figli di p…” è il ritratto della vita agiata di due ragazzi alto-borghesi, Luciana e Massimo. Impiegati nella prosperosa azienda di famiglia, sono intrisi degli sterili valori della loro classe sociale: ricerca del profitto a ogni costo, mancanza assoluta di morale e aridità di sentimenti. Il “cattivo” per eccellenza è il figlio Massimo: svogliato e inetto, si crogiola nei privilegi della ricchezza insieme a Rosita, figlia di un industriale con il quale la sua famiglia intrattiene stretti rapporti commerciali. All’inizio, il ragazzo si lega a lei per interesse, poco dopo si scopre innamorato. Tuttavia, l’amore dura giusto il tempo di qualche viaggio insieme, perché ben presto Massimo, fedifrago, si abbandona tra le braccia di Sonia. La scappatella, scoperta e subito perdonata da Rosita, sembra mettere di nuovo le cose a posto, finché la ragazza si ammala di tumore.
     Dopo l’operazione, che le costa la perdita di un seno, Massimo mostra il peggio di sé abbandonando al suo destino la fidanzata, ora “menomata” nel fisico e quindi non più “presentabile in società”. La famiglia non è per niente contenta della decisione di Massimo: con un cinismo inaudito non rimprovera al ragazzo di aver lasciato Rosita in un momento di grave difficoltà, ma solo di aver causato all’azienda un danno economico, perché la rottura tra i due significa anche la perdita del partner commerciale più rilevante: il padre di Rosita.
     La nuova compagna di Massimo diventa Sonia, l’amante, fino a quando Rosita decide di vendicarsi rivelando ai due – e a Sonia in particolare – di essere a conoscenza di un segreto: un figlio concepito di nascosto da Massimo durante l’ultimo viaggio insieme, quando ancora erano fidanzati. Sconvolta dalla scoperta, Sonia lo abbandona, diventando poi la migliore amica di Rosita. Nel frattempo anche Luciana, fidanzata con il bel giocatore di basket Cristian, svela al fidanzato la sua vera natura di donna arida e priva di sentimenti, e viene così lasciata. Dopo la morte di Rosita, vinta dalla terribile malattia, i suoi genitori lasciano l’azienda e la villa – un tempo appartenuta alla figlia – alla sua amica più cara: Sonia.
     Il finale vede Cristian e Sonia insieme, con gran dispetto di Luciana e Massimo, entrambi rimasti soli. Quest’ultimo, in particolare, teme che la fidanzata di un tempo possa rivelare alla sua famiglia il segreto del figlio illegittimo. Massimo pone in atto delle azioni criminose per impedirlo, ma viene contrastato violentemente da Cristian.
     Il romanzo si chiude con la vittoria dell’amoralità sulla moralità: Cristian, inebriato dal potere del denaro e messo a conoscenza del segreto da Sonia, decide di sfruttare la situazione ricattando Massimo, che ne compra il silenzio a caro prezzo.

 
 
 
 
 
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