e rinuncia al successo che lo attendeva. Il caso vuole che un dipinto sia sopravvissuto alla sua furia distruttiva: la tela è intatta, ma, curiosamente, il soggetto ritratto è sparito. Di fronte allo sguardo attonito del protagonista, la donna si è materializzata nel giardino; non appena egli si accinge a raggiungerla, lei scompare. Una semplice allucinazione o un miracoloso ritorno dal mondo dei morti? Per togliersi il dubbio, l’artista si rimbocca le maniche e si rimette a dipingere: durante la notte l’evento si ripete e la donna compare proprio nel punto in cui è stata da poco dipinta. Incoraggiato da questa situazione assurda, l’uomo decide di sfruttarla per far rivivere l’amore perduto e riprende a dipingere con assiduità, sempre lo stesso soggetto, ma in tutti i luoghi possibili, per godere, nella realtà, la compagnia della donna in ognuno di essi.
L’episodio offre una soluzione romantica al dramma della perdita dei propri cari e ribalta l’annosa ansia dell’artista: non più fermare, immortalare la vita nell’arte, ma restituire quella attraverso questa.
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