LIBERI LIBERI SIAMO NOI, PERÒ LIBERI DA CHE COSA?
                                  di Paolo Acquati

     È da un po' di tempo che una serie di accadimenti della vita quotidiana mi fa percepire come sempre più lontano il concetto di libertà. Mi domando: cosa è la libertà? Quale è il significato della parola “libertà”?
     Mi faccio aiutare da Wikipedia: “Per libertà s'intende genericamente la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, usando la volontà di ideare e mettere in atto un'azione, ricorrendo ad una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a metterla in atto.”
     Leggo e rileggo questa definizione e cerco di calarla sulla mia persona, ripercorro la mia giornata e cerco di capire se sono un uomo libero. I dubbi mi assillano… torno su Wikipedia, forse è meglio che non mi soffermi solo sulle prime righe. “Secondo una concezione non solo kantiana, la libertà è una condizione formale della scelta che, quando si tramuterà in atto, in azione concreta, risentirà necessariamente dei condizionamenti che le vengono dal mondo reale, sottoposto alle leggi fisiche necessitanti, o da situazioni determinanti di altra natura…” Porca miseria! I miei dubbi prendono forma: “quando la condizione formale si trasforma in atto viene condizionata dal mondo reale!”
     Il MONDO REALE! E quale è il modo reale che mi circonda? Crisi economica, guerre, repressioni, scandali, corruzione, stupri, ecc… E allora? Come posso essere libero se la mia libertà “formale” è condizionata dal mondo reale?
     Approfondendo ulteriormente mi imbatto nel concetto di “libertà positiva e libertà negativa”: “da un punto di vista psicologico possiamo intendere la libertà com'è percepita dal soggetto, ovvero negativamente, come assenza di sottomissione, di schiavitù, di costrizione per cui l'uomo si considera indipendente, oppure positivamente, nel senso dell'autonomia e spontaneità del soggetto razionale; con questo significato i comportamenti umani volontari si basano sulla libertà e vengono qualificati come liberi.”
     Quindi la libertà negativa è essere “liberi da” (libero da vincoli, libero da costrizioni) invece la libertà positiva è essere “liberi di” (libero di circolare, libero di parlare).
     Subito mi risuonano nella mente le parole di Vasco Rossi:

      pagina 01 di 02
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Paolo, Acquati, Libertà, Negativa, Positiva, Vasco, Rossi, Liberi liberi