IL GESTO PRIMA DEL SUONO
di Paolo Acquati
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La stagione dei concerti all'aperto si sta avvicinando, i calendari dei principali festival stanno prendendo forma ed io sono ormai parecchi anni che frequento il “sottopalco” per fotografare concerti di tutti i generi musicali, dal jazz al pop, dal rock all'indie.
Premetto che non sono in grado di suonare nessuno strumento musicale ed è forse proprio questa mia lacuna a far sì che mi risultino assolutamente affascinanti tutti i preparativi che ogni musicista esegue prima di un concerto. Il “soundcheck” è assolutamente il momento più bello da vivere, è il momento in cui vengono impostati i suoni, ma non solo, è tutta la parte di preparazione del palco che precede ogni concerto, ogni musicista avrà un posto ben preciso da occupare, nulla viene lasciato al caso.
Non importa se sei in un teatro, in un palazzetto, in una piazza o in un campo da calcio, terminato il lavoro dei tecnici per l'allestimento del palco arriva il momento in cui i musicisti giungono sul palco, senza la presenza del pubblico,
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per effettuare la giusta equilibratura di suoni e frequenze. È un momento molto particolare, i musicisti preparano con cura i loro strumenti ed iniziano ad accordarli emettendo suoni apparentemente scoordinati, sotto l'attenta direzione del direttore di palco o del fonico di palco. Man mano i suoni vengono equalizzati, ascolterete il pum pum pum della cassa del batterista, poi il rullante, poi cassa e rullante, poi il charlie, poi il tom ed infine i piatti. Si passa quindi al basso, poi alle chitarre ed infine alle tastiere ed ecco arrivato il momento della voce.
Ogni musicista pone particolare cura nella preparazione del proprio strumento, è bellissimo osservare tutti gli attimi che partono dal momento in cui lo strumento viene tolto dalla custodia a quando viene emesso il primo suono; ho assistito a momenti interminabili paragonabili solamente alla cura e |
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