vuole. Mutuo a due tipi di tasso, il cui capitale maturato viene diviso in due quote, su di una si calcola il tasso fisso e sull’altra il tasso variabile.
Una volta focalizzata la scelta del tasso dobbiamo confrontare fra i diversi istituti quello che richiede un spread più basso, in quanto esso incide a livello di calcolo degli interessi che dobbiamo alla banca; mediamente va da uno 0,5% ad un 3%, da aggiungere al tasso di riferimento Euribor. Non fermiamoci però solo a questo, in quanto incidono notevolmente sul costo complessivo del mutuo altre variabili fra le quali: le spese di istruttoria, diverse da banca a banca e servono per compiere le formalità inerenti l’erogazione; le spese di perizia finalizzate ad accertare il valore dell’immobile; l’imposta sostitutiva fissa pari allo 0,25% se prima casa e 2% negli altri casi; le spese di riscossione dei rimborsi, aggiunti ad ogni singolo rimborso; le spese di assicurazione incendio e scoppio, obbligatorie, e protezione mutui, facoltative; il costo dell’intermediazione; la parcella notarile per la stipula del mutuo (non dovuta alla banca) e ogni altra spesa prevista contrattualmente.
Per quanto riguarda il costo delle assicurazioni, chi contrae un mutuo è portato ad acquistarle entrambe; le polizze protezione mutui, generalmente facoltative, mirano a tutelare il mutuatario in caso di avvenimenti estremi, quale il decesso o l’inabilità a far fronte al pagamento, mentre incendio e scoppio tutelano il soggetto in caso di eventi collegati a danni all’abitazione, prevedendo il rimborso alla banca di un importo pari al valore di ricostruzione dell’immobile. La polizza a protezione dell’immobile e l’eventuale polizza vita incidono notevolmente sul costo del muto, è consigliabile pertanto prestare la massima attenzione anche nella scelta della compagnia assicurativa.
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