“Parlando invece di locali e spazi dove suonare, ci sono alcuni posti e negli ultimi anni ne sono stati aperti di nuovi, alcuni dei quali con il patrocinio delle istituzioni locali e con gestioni agevolate, che lasciano spazio per proporre musica originale con repertorio inedito. Oltre a questo aspetto ‘sociologico’ c'è anche un aspetto contenutistico e stilistico degli artisti che proponiamo,” spiega Daniele, “e, seppure suoniamo generi molto differenti fra di noi, c'è una specie di fil rouge che unisce, perché la provincia unisce molto queste realtà e quello che vogliono dire. Da una parte, citando anche Caso, le immagini che escono dai testi sono immagini che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, raccontando le storie che vediamo e che viviamo, inevitabilmente sottoponiamo paesaggi, luoghi, luoghi comuni e metafore che fan parte del nostro vissuto ed inoltre penso che la provincia, vedi i Bancale, torni molto come tema, questa provincia che forse sta vivendo in maniera amplificata anche il peggio degli ultimi 20 anni di questa Italia, questa provincia del Nord in cui certe contraddizioni sono molto più evidenti, molto più stridenti, forse (e dico forse per non voler essere presuntuoso) in questa parte del mondo che abitiamo.”
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