PEDEMONTANA: SINDACI, CONFINDUSTRIA E AZIENDE PER...
                                  di Graziano Paolo Vavassori

     Volendo proporvi un nuovo aggiornamento in merito alla Pedemontana e considerato che di recente se ne è parlato nuovamente in TV, ci siamo interessati dell’argomento presso il Sindaco di Filago Massimo Zonca, il quale ha organizzato lo scorso 3 febbraio 2011 una riunione tra sindaci, Confindustria e le aziende coinvolte nel progetto.
     Di seguito vi sintetizziamo quanto si è detto durante l’incontro degli Amministratori, operatori ed attività economiche interessate dell’Isola bergamasca sul progetto della strada Pedemontana.
     Inizialmente Zonca ha ripercorso gli ultimi passaggi del progetto attraverso i quali si è oggi arrivati al deposito, avvenuto il 14 gennaio scorso, delle offerte per la progettazione esecutiva, rilevando il forte ritardo di circa un anno rispetto al cronoprogramma iniziale. Ricordiamo che a fine anno è stato reso finalmente disponibile, anche in questo caso con grande ritardo rispetto a quanto promesso in sede di Comitato di Vigilanza, il progetto definitivo andato in gara. Ora è possibile fare il punto su tutte le realtà interferite, verificare la sussistenza o meno delle problematiche segnalate in sede di discussione sul progetto definitivo e controllare l’eventuale insorgenza di nuove interferenze. L’incontro è servito essenzialmente a questo, anche al fine di organizzare l’interlocuzione del territorio rispetto alla nuova fase del progetto.
     È fondamentale sottolineare l’importanza che l’azione coinvolga le aziende, uniche titolate per opporsi anche formalmente al progetto, in quanto è oramai preclusa all’azione diretta dei comuni che hanno fatto ricorso e sono quindi formalmente esclusi dai tavoli di discussione del progetto. L’azione di questi ultimi infatti può passare solo attraverso la Regione Lombardia per la mediazione dell’Ente Provinciale.
     Ricordiamo l’elenco delle maggiori problematiche ancora aperte: le due realtà produttive cancellate (Plastoca ed Italtende) da rilocalizzare, rispetto alle quali ancora non si ha ancora nessuna soluzione formalmente definita e garantita; il passaggio critico di Bayer che, pur dopo l’allontanamento del viadotto, non risolve tutti i problemi segnalati (i.e. sottostazione metano); le questioni poste dal comune di Brembate, solo in parte accolte nella nuova documentazione di progetto; l’interferenza con la zona delle cave per Bottanuco; tutte le problematiche sollevate da Capriate S.Gervasio, a meno di quelle in parte risolte dalla traslazione dell’asse della nuova infrastruttura; l’assetto insostenibile di