incapacità gestionale di chi rappresenta altre comunità. Semplicemente, l’occhio di un attento osservatore non può non cogliere la scelta, voluta o meno, che le amministrazioni di altre meno “privilegiate” Regioni hanno operato nell’interesse della collettività preservando il territorio e cercando di coniugare l’armonia del paesaggio con l’autenticità e le caratteristiche ambientali dei luoghi.
Sembra facile e forse retorico ammetterlo, ma la Lombardia e con essa la provincia bergamasca rappresentano un teatro di un’assurda e spesso incomprensibile devastazione territoriale in nome del progresso, della modernità e dell’interesse economico prevalente su ogni altra forma di gestione. Una scelta che, però, a lungo andare potrebbe rilevarsi controproducente per la stessa Regione e per chi, spesso costretto dalle circostanze e dalla necessità, è costretto a viverci.
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