non creare un gravoso impatto ambientale con il territorio, che, in ogni caso, deve essere preservato con l’individuazione di fasce di rispetto tra i nuclei abitativi e le opere in itinere. In concreto, le innovative strutture si tradurranno in snellimento del traffico A4, garantendo tempi di percorrenza ragionevoli per il pendolarismo automobilistico locale e per le movimentazioni del traffico pesante, e in decongestionamento delle strade statali più trafficate, che fungono da collegamento tra le province limitrofe. La soluzione alternativa e forse più importante sarà, invece, quella del collegamento ferroviario veloce, che si affiancherà a quello convenzionale già potenziato e che, nelle aspettative europee, dovrebbe rappresentare la vera risorsa ambientale e la vera sfida del Paese. La Bassa Bergamasca ha, quindi, l’occasione storica di rilanciare l’intera economia locale, soprattutto in imminenza dell’Expo, con risultati che, si spera, possano contribuire ad allontanare la recessione.
Ancora una volta Bergamo e provincia, grazie anche alla loro posizione strategica nel cuore del Nord Italia, potranno dimostrare di essere realtà trainanti ed indispensabili per garantire la competitività e lo sviluppo dell’intera nazione e con essi il rafforzamento dei rapporti commerciali, economici e sociali con il resto d’Europa.
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