LA BUFALA DELLE INTERCETTAZIONI
                                              di Graziano Paolo Vavassori

     In seguito alla presentazione del piano di salvataggio dell’Italia, ad opera del nuovo Governo Monti, preparato in soli 18 giorni e, per inciso, si tratta solo del primo tassello di una serie di interventi che punteranno a tutto ciò che i vecchi governi non hanno fatto, come l’occupazione giovanile, le agevolazioni per le aziende ed una maggior tassazione delle ricchezze, come la tassa francese denominata “tassa sulla fortuna”, ho ripensato agli ultimi due anni di legislatura ed ho provato ribrezzo.
     Mentre il Paese precipitava verso l’abisso finanziario per mantenere inalterati i privilegi della Casta, privilegi così lussuriosi che etichettarli in questo modo equivale a fare loro un complimento, il Governo Berlusconi giocava con le parole e con i fatti, ma dietro a quelle parole e a quei fatti c’è gente che ha perso il lavoro, ci sono giovani che non lo trovano, ci sono famiglie che hanno grosse difficoltà a pagare le utenze ordinarie, il mutuo, l’affitto; tra litigi tra i poli ed ordini del giorno assurdamente non urgenti e di nessun aiuto alla risoluzione della crisi dei conti pubblici, ogni consiglio è parso uno sbeffeggio nei confronti di quella fetta della popolazione italiana, nemmeno troppo piccola, in grosse difficoltà finanziarie. Tra queste, è comparsa più volte la proposta di abolizione delle intercettazioni.
     Se ad oggi non è ancora passata la cosiddetta “legge bavaglio” è solo perché veniva ritirata all’ultimo momento, al fine di riproporla in seguito, in quanto, causa i litigi anche interni alla maggioranza, non c’era la sicurezza matematica dell’approvazione.
     Per ora tutto è fermo, ma prima o poi, i soliti noti ci ritorneranno sopra, in quanto ritroveremo TUTTI i soliti noti alle prossime elezioni, con partiti nuovi, con nuove idee, ma gli obbiettivi reali saranno invariati. E mi viene da piangere pensando che un giorno torneremo alla abituale politica e mi viene da sorridere confrontando il lavoro ridicolo delle precedenti legislature con i 18 giorni del team di tecnici capitanati da Monti.
     Immaginando che, durante la prossima campagna elettorale, sicuramente il tema della libertà e della civiltà di un Paese, che non può essere garantita se non si può avere la certezza di poter fare una telefonata senza essere intercettati, verrà esposto come la panacea della privacy individuale, inizio da ora a chiarire alcuni concetti importanti, affinché possiate distinguere le menzogne dalla verità che usciranno dalla bocca dei politici prossimamente.

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