Se a questa domanda rispondete sì potete anche smettere di leggere questo racconto. Io mi rivolgo a coloro che hanno detto no a tutte le domande.
     Con tutto il rispetto per il medico di famiglia, esso non ha una conoscenza specifica in tutte le patologie del corpo umano. Il nostro dottore può al massimo indicarci una determinata strada da seguire al fine di capire che cosa ci ha causato un malanno, non può certo indicarci un preciso percorso terapeutico, altrimenti a che cosa servono le specializzazioni in oncologia, in cardiologia, in urologia, eccetera? Il medico di famiglia serve principalmente per accertare un malanno e per prescrivere esami e medicine, ma non fidatevi ciecamente di lui, optate sempre per un consulto presso un medico specializzato. Il medico di Anna si è offeso terribilmente quando ha scoperto che la mia amica si è recata subito da uno specialista, sebbene non sapesse nemmeno che esiste un esame semplicissimo come il dosaggio del cortisolo salivare per diagnosticare con maggior precisione, rispetto a quello urinario sulle ventiquattro ore, l’iper produzione da parte del surrene malato.
     “Siate medici di voi stessi.” Stampate nella vostra mente questa frase perché è fondamentale. Ciò significa che dovete studiare, dovete raccogliere tutte le informazioni possibili sulla vostra malattia e tenervi aggiornati in Internet. Naturalmente cercate il materiale presso i siti ufficiali, perché la rete è piena di emerite stupidaggini. Anna ha letto di cose assurde. Crediamo che la maggior parte di quelle persone che scrivono nei forum non ha mai avuto un cancro, ma per qualche meccanismo mentale perverso amino raccontare stupidaggini in merito. Chi veramente ha dovuto subire la chemioterapia si accorge immediatamente delle fantasie scritte da queste persone.
     Per fare come vi ho scritto, c’è bisogno di un compagno, di qualcuno che vi stia vicino. Non potete farlo voi che siete malati, sicuramente non durante la chemioterapia, perché sareste degli extraterrestri o esseri umani veramente straordinari se ci riuscireste. Ci vuole qualcuno che vi stia vicino e che quindi abbia la necessaria lucidità per indicarvi la strada giusta da seguire e per anticiparvi ciò che state per affrontare. Anna mi ha sempre detto che “essere malati oncologici e soli non si sopravvive, si muore o dell'uno e dell'altro”. Intendiamoci, nessuno qui scrive di sostituirvi al medico specializzato, non potete e non dovete sapere quanto lui, ma potete per lo più comprendere meglio quanto il medico vi comunica, sovente tramite un linguaggio molto medico e poco comprensibile, e verificare che quanto sentito corrisponda a verità, nonché accorgervi di un errore grossolano del medico. Ad Anna è accaduto.
     Anna ha voluto e cercato il meglio per sé e ha pensato che Milano fosse la

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