tutto egli volle rimanere al fianco del suo popolo, cosa che gli diede molta popolarità, e collaborò con Winston Churchill, anche lui un tempo affetto da balbuzie.”
“Questo best seller si configura come romanzo storico, dove ritroviamo un’alchimia di grandi valori, forse oggi desueti, come l’amicizia, la gratitudine, l’amore per la Patria, la lotta per degli ideali, l’amore per la cura medica e il rispetto per il paziente. Infine ritroviamo uno spaccato storico in cui si rivive l’aria fragile e plumbea di Buckingham Palace durante la Seconda guerra mondiale.”
Chi era il medico che curò Giorgio VI?
“Il medico che qui ritroviamo è Lionel Logue. Suo nipote, Mark Logue, qualche anno fa trovò i diari del nonno e con Peter Conradi, giornalista del Times, cercò di ricostruire la storia di questo strano rapporto che salvò la monarchia dal baratro. Tale amicizia è stata sottaciuta per circa 50 anni, solo adesso è stata riportata alla luce. Per i suoi meriti, Lionel Logue divenne il pioniere della logopedia britannica, fondando nel 1935 la Royal College of Speech & Language Therapists (RCSLT), patrocinato dallo stesso Re. Lionel Logue era convinto che la balbuzie del Re non dipendesse da fattori ‘mentali’ e che la sua disfluenza avesse origine da una cattiva impostazione linguistica che doveva solo essere corretta. Anne, nuora di Lionel e psichiatra infantile, diceva che in realtà le tecniche adoperate da Lionel ne facevano di lui ‘uno psicoterapeuta di prim’ordine’. Le intuizioni di Lionel nella cura della balbuzie sono state vincenti, in quanto proponeva un trattamento ad hoc. Inoltre, il Re, confidando le sue angosce, con Lionel trovava delle risposte.”
“Lionel è sempre stato un uomo onesto, restava nell’ombra rispettando questa singolare amicizia: tutto era top secret. Questo proto-logopedista o pre-psicoterapeuta non si arricchì con il proprio lavoro; la ricchezza che quest’uomo si ritrovò fu la stima del suo Re e l’amore dimostrato da centinaia di pazienti che lo avevano conosciuto.”
Dottor Caruso, ci parli della sua storia, anche lei è stato affetto da balbuzie…
“Sono nato a Crotone, da una famiglia numerosa: sono l’ottavo di 10 figli! Secondo i racconti dei miei genitori cominciai a parlare e a camminare a circa tre anni, abbastanza tardi rispetto alla media. Sul finire degli anni ‘60, i miei genitori, preoccupati, mi portarono da diversi specialisti ed ognuno ‘sparava’ la propria diagnosi; molti erano coloro che sostenevano che con l’età la balbuzie
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