LA CERTIFICAZIONE ACUSTICA DELLE ABITAZIONI
                                              di Cristina Mascheroni

     Il mercato immobiliare, da qualche anno a questa parte, soffre per la crisi economica che il nostro Paese sta attraversando; le vendite sono crollate ed anche l’acquisto di immobili di nuova costruzioni stenta a mantenersi in piedi. In campo dell’usato, se si può usare questa terminologia anche per gli immobili, a complicare ancor di più le cose per i proprietari, i quali vogliono vendere la casa perché non riescono più a far fronte al debito da essa generato, è arrivata, suddivisa in più tappe a partire dal 2006, la “certificazione energetica degli edifici”, una sorta di pagella termica che indica a chiare lettere quanto l’immobile che viene messo in vendita consuma in termini di energia.
     Da qui è stato tutto un fiorire di studi e professionisti che si offrono di preparare (a pagamento) questo documento, indispensabile per la vendita, in quanto da allegare al rogito, con ulteriore aggravio di costi a carico delle famiglie. Di questo c’eravamo occupati anche noi di Infobergamo.it nel mese di marzo del 2008 con un nostro approfondimento proprio sulla certificazione energetica degli edifici, ma ora è in arrivo un’altra novità, la “certificazione acustica degli edifici”.
     Ad oggi le notizie su tale documento sono piuttosto frammentarie e nebulose, non è ben chiaro se farà riferimento ai limiti attualmente esistenti o se tali limiti verranno ritoccati, ma nell’attesa oggi giorno il cittadino ha comunque delle armi “legislative” per essere tutelato da chi fa rumori molesti anche se, in molte situazioni, in caso di lite non vi è altra strada da percorrere che il ricorso al Giudice di Pace.
     Il primo quesito che ci poniamo è: gli edifici di nuova costruzione devono essere insonorizzati? Secondo quanto disposto dal Dpcm del 5 dicembre 1997, le strutture murarie devono rispettare determinati parametri acustici, quindi, tutte le concessioni edilizie rilasciate a partire dal 20 febbraio 1998 (tale è la data contenuta nel Dpcm) devono assicurare il completo contenimento dei rumori all’interno dell’edificio, rispettando specifici valori di isolamento acustico per quanto riguarda muri, facciate e solai. Il decreto regolamenta anche il rumore emesso dagli impianti condominiali, come ascensore, centrale termica, autoclave, condizionatori d’aria, cancelli di box auto etc. Anche se questa legge è la più permissiva d’Europa, essa tutela i cittadini dal danno da rumore, danno considerato dalla giurisprudenza come lesivo della salute del cittadino.
     Gli stessi Comuni devono imporre ai costruttori degli edifici il rispetto dei

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