BRE.BE.MI., DIFFICILE FARE DI PEGGIO
di Roberto Fabbrucci
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Bre.Be.Mi., Tav e collegamenti tra Treviglio e Caravaggio: quando si dimentica la politica e si abbandona il buon senso.
Il Comitato “Città dell’Adda” si è occupato nei mesi scorsi dell’impatto della autostrada BreBeMi e della ferrovia TAV sulla viabilità locale a sud di Treviglio. Questa analisi ha evidenziato come rispetto ai progetti iniziali di 10-12 anni fa, le soluzioni definitive siano state gravemente peggiorative per la viabilità locale: carrale, ciclopedonale e campestre. Infatti, il tracciato BreBeMi originario, previsto prevalentemente in galleria sotterranea, si è “accomodato” al piano campagna con evidenti risparmi nella costruzione della stessa autostrada. Di conseguenza la viabilità locale (quella di collegamento tra Treviglio ed i Comuni a sud) è stata costretta a subire un sottopasso in direzione Calvenzano e due nuovi cavalcavia per Casirate e Caravaggio, quest’ultimo di una lunghezza di 1200 metri. Non solo: la costruzione della TAV - in rilevato su massicciata - peggiorerà le cose, realizzando una muraglia continua anziché il previsto viadotto su piloni, fatto che avrebbe consentito trasparenza e libertà di movimento a livello suolo.
Ora vogliamo portare all’attenzione il problema del percorso ciclabile tra Treviglio e Caravaggio in quanto non solo è prevista l’interruzione della pista ciclabile esistente, ma la soluzione progettata è quanto di più infelice e costoso si possa concepire. Infatti la pista ciclabile sarà abbinata al nuovo cavalcavia stradale con cui la SS11 scavalcherà BreBeMi e TAV a sud dell’Ospedale; cavalcavia da noi contestato in quanto con un progetto più attento si sarebbe potuto evitarlo mantenendo l’attuale sede della statale a piano campagna.
La sola pista ciclabile progettata si stima costerà attorno ai 2 milioni di Euro e sarà del tutto inutilizzabile, infatti, dovendo superare un dislivello di 11 metri ed oltre, avrà pendenze - anche del 5% - difficilmente superabili da un comune ciclista. Insuperabile se provvisti di bicicletta senza un cambio adeguato. Non solo! Essendo la pista ciclopedonale, deve essere adeguata alle norme regionali sulle barriere architettoniche, prevedono sia agibile anche per i portatori di handicap, per cui ogni 10 metri di pendenza (dicasi dieci metri sul totale di 1.200 metri!) una piazzola di riposo.
Quindi un’opera costosa ed inutilizzabile, che nega la finalità di un collegamento ciclabile importante quale è quello tra due città come Treviglio e Caravaggio. Soprattutto tenendo conto che ai caravaggini sarà precluso giungere
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