ci si bea con astrazioni ed elucubrazioni cervellotiche del diritto, le leggi esistono per essere violate.
Da più parti si sono levate voci di condanna per il degrado del centro storico di Bergamo bassa e per il proliferare di problemi connessi alle frequentazioni notturne di locali e lo sfogo di molte persone ha riproposto un problema che le istituzioni tendono a sottovalutare trincerandosi dietro l’esistenza di autorizzazioni delle manifestazioni come se bastasse un formale assenso a giustificare il corollario infinito di comportamenti irrispettosi per la collettività. Sempre più si tende a consentire eventi di massa nelle piazze, scelta che può anche essere di principio condivisa se valutata in un’ottica di coinvolgimento della popolazione e di fruibilità degli spazi cittadini, senza però tener conto che una manifestazione deve svolgersi con determinate modalità che non siano invasive della libertà altrui e in luoghi compatibili con l’evento.
Purtroppo, questa tendenza abusata rappresenta una forma di degrado alla quale si vuole attribuire significati di integrazione, di divulgazione culturale e di coinvolgimento, con scopi non sempre trasparenti ma spesso populistici e incomprensibili. Eppure, nonostante ciò, il diritto dei residenti, più volte ribadito, sembra ormai essere sacrificato in nome del divertimento e del disincanto.
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