concentrazione di pesticidi nella loro urina (i pesticidi sono una classe di fitofarmaci che una volta ingeriti, attraverso il cibo, attaccano il sistema nervoso centrale) è stata di sei volte più bassa nei bambini alimentati in forma biologica rispetto ai coetanei alimentati con prodotti convenzionali. Un dato che di certo ci deve far riflettere.
     Per quanto riguarda il potere nutrizionale dei prodotti biologici, invece, è un po’ troppo presto per avere dei dati certi, anche se delle ricerche scientifiche hanno già dimostrato che, essendo i prodotti bio privi di residui chimici, sono sicuramente più ricchi di vitamine ed antiossidanti, sostanze che vengono distrutte negli altri alimenti proprio dagli additivi chimici aggiunti alla Terra per favorirne la loro crescita.
     Per completezza d’informazione, vi riportiamo i dati di tre delle più importanti ricerche svolte in questo settore: l’Università di Hohenheim, in Germania, ha condotto tre diversi studi europei tramite i quali ha dimostrato che i pomodori biologici hanno un contenuto di sostanze quali zucchero, vitamina C, betacarotene e flavonoidi superiore rispetto ai pomodori tradizionali, mentre le pesche bio hanno un elevatissimo contenuto di polifenoli (sostanze protettive dell’organismo). Inoltre, la purea ottenuta dalle mele biologiche è più ricca di antiossidanti rispetto a quella ottenuta dalle mele tradizionali. Traendo delle conclusioni nostre, sembra quasi che una pianta non trattata con composti chimici debba produrre autonomamente le sostanze utili per la propria difesa dalle avversità dell’ambiente, i famosi antiossidanti!
     Come si fa a riconoscere se un prodotto è davvero bio? Esiste un logo europeo: una foglia stilizzata su fondo verde, disegnata con attorno le stelline dell’Unione Europea; tale logo viene apposto sui prodotti che contengono una percentuale di ingredienti bio almeno del 95%, mentre per il restante 5% l’UE ha stilato una lista di ingredienti permessi, fra i quali per esempio zucchero di barbabietola, pepe del Perù, fiori di cartamo o zafferanone e alcuni grassi vegetali. Questo logo è obbligatorio per tutti i prodotti di origine comunitari, mentre è facoltativo per i prodotti provenienti da Paesi extra UE, quindi bisogna prestare molta attenzione anche al Paese di provenienza del prodotto che stiamo acquistando, leggendo bene l’etichetta: la nomenclatura “agricoltura UE” certifica prodotti coltivati in Europa, “agricoltura non UE” certifica prodotti coltivati in Paesi terzi e “agricoltura UE/ Agricoltura non UE” prodotti di origine mista. Se infine l’alimento è costituto da ingredienti tutti italiani avrà l’etichetta “agricoltura Italia”.

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