pertanto viene utilizzata per fare cataplasmi in grado di curare l’acne, le punte di insetto, le scottature e le screpolature. L’erba cipollina contiene sostante estrogeniche naturali, i flavonoidi, denominati anche “fitoestrogeni”, che hanno un forte potere riequilibrante sui livelli ormonali femminili, contrastando la sindrome pre-mestruale o i problemi legati alla menopausa.
Infine, il finocchietto, una pianta che cresce spontanea nei prati o ai brodi delle strade, riconoscibile per le foglie piumose e i fiori gialli ad ombrello, le quali danno luogo a piccolissimi frutti molto aromatici. Compagno ideale di pesci alla griglia e carni di agnello (cotto insieme ai fagioli li rende più digeribili), il finocchietto ha proprietà depurative ed antispasmodiche, ma è famoso il suo utilizzo nelle puerpere per aumentare la produzione di latte dopo il parto, questo grazie alla presenza di numerosi fitoestrogeni, che gli conferiscono una spiccata proprietà galattogena oltre che proteggere il seno da una produzione eccessiva di estrogeni che possono essere cancerogeni. Pianta ricchissima di sali minerali e vitamine, esso contiene un’essenza, l’anetolo, che facilita la digestione (ha spiccate proprietà carminative), depurando e disintossicando allo stesso tempo l’intero organismo, stimolando la produzione di urina attraverso la quale viene favorito lo smaltimento delle tossine. Per uso esterno, è utile come sciacquo per gli occhi o come compressa, sempre sugli occhi, per curare congiuntivi ed infiammazioni delle palpebre (blefarite).
Fin qui una breve carrellata delle erbe più famose che “transitano” nei nostri mini giardini… Vi abbiamo fatto venire voglia di provare ad utilizzarle un po’ di più in cucina? Oltre al gusto, ne siamo sicuri, anche la nostra salute ne trarrà giovamento.
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