politico ai funzionari dello Stato. I Benigni (se poi abbia provveduto dal momento che permangono seri dubbi secondo i media) e i Celentano non potrebbero fare beneficenza con i loro soldi e non con quelli, che potrebbero avere anche altre finalità, dei cittadini? Mi ricordo i gadgets, di cui le varie aziende per il passato omaggiavano a Natale i dipendenti, sostituiti prima da un bigliettino in cui si annunciava che la cifra preventivata sarebbe stata devoluta in beneficenza (ma a quale ente?) e poi neppure da un modesto grazie per il loro operato in favore dell’azienda…
     Quanto a trasparenza: come è facile predisporre redditometri e analisi dei redditi altrui e come è difficile ottemperare a rendere pubblici i propri (tanto per non fare allusioni, mi riferisco alla tempestività dei componenti della compagine governativa nel pubblicare i loro).
     Come è facile dare degli “sfigati” a chi ha potuto intraprendere gli studi superiori ed universitari solo in età avanzata, magari trascorrendo sui banchi di scuola dopo una giornata lavorativa spesso pesante le serate che qualche “non sfigato”, figlio di papà, aggiungo io, trascorreva in divertimenti e comunque in maniera molto diversa; come è facile, ma così è sempre andato il mondo, essere occupati anche da giovani in carriere ospedaliere o universitarie, nonché in aziende avite, per chi è nato con la camicia…; come è facile piangere pensando ai sacrifici altrui quando forse si sta un po’ meglio di chi ha lavorato una vita e si accorge che non basta per guadagnarsi un minimo periodo di vita “decente”; come è facile…
     D’altra parte anche per me è facile parlare e da buon pensionato criticare chi è disponibile a barattare una certa serenità per un impegno politico non certo facile…
     Beh! Alla prossima, sperando che ci siano argomenti più sereni.
                                                                       gaudens@live.it

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