DHL E RYANAIR ACCOMUNATE PER IL DESTINO DI ORIO
                                              di Pierluigi Piromalli

     Ancora una volta l’aeroporto di Orio al Serio entra prepotente nelle cronache cittadine, stimolando l’interesse dell’opinione pubblica e delle istituzioni locali per due differenti questioni, che fanno intravedere qualche fosca nube all’orizzonte. Il primo problema riguarda il ventilato, ma sempre più realistico, trasferimento, da Orio al Serio a Malpensa, dello spedizioniere DHL, il cui contratto con la Sacbo, società di gestione dell’aeroporto, scadrà nel 2013 e sul quale continua a pesare un inquietante punto interrogativo. I recenti incontri intercorsi tra i vertici dell’azienda e le organizzazioni sindacali territoriali per discutere scenari e progetti futuri del grande vettore cargo hanno lasciato parecchi dubbi e non hanno chiarito se le intenzioni della DHL siano solo ipotetiche o effettive. L’azienda sta operando attente valutazioni per stabilire la convenienza economica di un possibile trasferimento in direzione Malpensa, ipotesi che se dovesse concretizzarsi determinerebbe, sul territorio orobico, pesanti ricadute economiche per il settore occupazionale e per l’indotto generato dal vettore.
     Presso lo scalo di Orio si contano, infatti, circa quattrocento dipendenti della DHL, ai quali si aggiungono quelli delle cooperative e dell'indotto per un totale di oltre mille occupati e per questo motivo a Bergamo regna sovrano il comprensibile timore di una possibile contrazione dell’occupazione in un momento di recessione economica.
     L'ipotesi più accreditata sembra, per ora, essere quella di Malpensa, anche se resta aperta la soluzione di Brescia Montichiari, scalo che, giochi di parole a parte, non è mai decollato ed è in crisi per movimentazione di traffico passeggeri, ma che gode del non indifferente vantaggio di disporre di ampi spazi e di essere collocato nell'area orientale della Lombardia, fulcro importante, poiché il grande centro di smistamento su gomma della DHL si trova a Est di Milano. Il grande corriere aereo rappresenta, su Bergamo, circa il 10% dei volumi di traffico, dato che si traduce in 12-14 voli giornalieri, ed accusa un problema in termini soprattutto di spazi prima ancora che di numero di movimenti aerei quotidiani. DHL sta operando una ristrutturazione più ampia del proprio network europeo e dopo aver creato il grande hub merci a Lipsia, sta rivedendo anche i terminali locali, riducendone alcuni e introducendone di nuovi, per limitare le distanze rispetto alle aree produttive servite.

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