sulle nostre tavole senza troppe difficoltà, da lì direttamente nel nostro stomaco… Dio solo sa con quali conseguenze per la nostra salute!
I consumatori sono ancora molto scettici nel votarsi totalmente alla scelta del biologico, anche alla luce delle recenti indagini della Guardia di Finanza, la quale, nel dicembre scorso, con l’operazione “Gatto con gli stivali”, svolta in cooperazione con la Procura della Repubblica di Verona, ha scoperto una colossale truffa nel mondo biologico: 700 mila tonnellate di alimenti in commercio munite di finte etichette biologiche! Naturale, oops… scusate il gioco di parole, ovvio che siamo tutti abbastanza scettici nello spendere soldi in più con la paura di mangiare sempre pummarola cinese, ma con finta etichetta bio… Proviamo allora a fare un po’ di luce in questo campo per orientarci meglio nelle nostre scelte alimentari.
Innanzitutto, cosa significa “agricoltura biologica”? Si tratta di un metodo di coltivazione e di allevamento regolato da precise norme di legge, che ammettono solo l’impiego di sostanze naturali, escludendo quindi in toto l’utilizzo di composti di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi). In pratica, è un tipo di agricoltura in grado di sviluppare un modello di produzione che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali (suolo, acqua, aria) utilizzando allo stesso tempo le stesse risorse per la sua crescita. Attenzione, non stiamo parlando di una operazione di “vintage”, un nostalgico tuffo nel passato e nelle cascine delle nostre nonne: biologico significa far crescere le piante forti e rigogliose con trattamenti in armonia con la natura, attraverso l’uso degli animali come le coccinelle che attaccano i parassiti delle piante, per esempio, e negli allevamenti rispettare il benessere degli animali quale priorità assoluta, ma per fare tutto questo si utilizzano tecniche avanzate, frutto di una continua ricerca, di lunghi studi e di un progressivo miglioramento delle tecniche di coltivazione, che gli agricoltori e gli allevatori mettono in pratica ogni giorno, con amore, senza contare che è in forte ascesa anche l’uso delle tecnologie informatiche per la gestione dell’intera fattoria, automatizzando interi processi.
Ne possiamo dedurre, quindi, che i prodotti biologici siano più sani e più nutrienti rispetto a quelli ottenuti dall’agricoltura tradizionale? Di certo sì, perché non vengono utilizzati pesticidi chimici, per esempio. Pensiamo ai nostri bambini, abbiamo idea di che cosa mangiano ogni giorno, di che cosa rimane nel loro delicato organismo in crescita? Secondo uno studio del 2011 condotto dall’Università di Seattle, selezionando un campione di bambini alimentati in parte con frutta e verdura bio e in parte no, è stato dimostrato come la